Realizzato nel 1893, l’Urlo di Munch è uno dei quadri più famosi nella storia dell’arte ed è il quadro che per eccellenza rappresenta l’ansia e l’angoscia dell’umanità contemporanea.Di questo capolavoro esistono 4 versioni di cui tre sono in mostra presso musei norvegesi (una dal National Museum e altre due dal Museo Munch, entrambi con sede ad Oslo). Ne è rimasta solo una quarta in mani private, nelle mani di Petter Olsen, uomo d’affari norvegese, il cui padre era amico e vicino di Munch.“Ho vissuto con quest’opera per tutta la mia vita, il suo potere e la sua energia sono solo aumentati con il tempo” – ha dichiarato Olsen – “Tuttavia, adesso sento che è arrivato il momento di offrire al resto del mondo la possibilità di possedere ed apprezzare questo lavoro straordinario, che è l’unica versione dell’Urlo che non è parte della collezione di un museo norvegese”.La casa d’aste Sotheby ha affermato in una recente dichiarazione che la versione in colori pastello del lavoro è la più colorata e vibrante delle quattro e l’unica la cui cornice è stata dipinta a mano dall’artista per includere la poesia che egli stesso scrisse per spiegare ed approfondire l’ispirazione del soggetto del quadro. All’interno di questa poesia Munch si definisce “tremante d’ansia” e afferma di aver sentito “il grande urlo della natura”.La curatrice del Museo Munch Petra Petterson ha detto che spera che l’opera resti fruibile pubblicamente:“Spero che non scomparirà dalla sfera dell’arte fruibile al pubblico, che sarà possibile vederla alle mostre”Sarà possibile vedere l’opera in mostra al Sotheby di Londra dal 13 Aprile e a quella di New York dal 27 Aprile mentre la vendita vera e propria avverrà il 2 Maggio a New York, durante l’asta di capolavori dell’Impressionismo e dell’arte moderna.