La cattiveria. Esiste, non esiste, difficile da definire. La stupidità invece è una cosa chiara, grave e pericolosamente diffusa fin dall’antichità. Ma è sorprendente quanto siano scarsi in tutta la storia della cultura umana i tentativi di capire che cosa sia la stupidità e come se ne possano ridurre i perniciosi effetti. Basta leggere Il potere della stupidità di Giancarlo Livraghi (Monti & Ambrosini, pp. 158, euro 12,00). Un libro scorrevole e di facile lettura, frutto di ricerca continua, una raccolta dei testi pubblicati on-line sul potere della stupidità, coadiuvata dai consigli di molti lettori con molte nuove osservazioni e ulteriori approfondimenti: frutto di tutta una vita di esperienze e meditazioni e di quindici anni di studio specifico su questo preoccupante problema. Un consiglio: cominciate a leggere la parte che parla di semplicità come punto di partenza per un esercizio di impegno, pazienza, approfondimento ed insaziabile curiosità perchè la semplicità non è solo una conquista intellettuale, è anche un’emozione….e innamorarsi della semplicità è un’esperienza affascinante. Ed è uno dei modi più efficaci per coltivare l’intelligenza. Davanti a manifestazioni così spudorate di atti stupidi che deprimono l’intelletto umano diamoci la possibilità di capire. Noi prima di tutto pronti a cambiare pagina. Alfred Einstein, scienziato e premio Nobel, riteneva sicura l’esistenza di due cose: l’universo e la stupidità umana, e della prima non era poi tanto convinto.