Una corretta alimentazione, infatti, è il beauty tip per eccellenza e Treatwell – il più grande portale in Europa per la prenotazione di trattamenti di bellezza e benessere – con il supporto della dottoressa Angelapina Di Leo, nutrizionista di MioDottore, ha steso un menù per prendersi cura del proprio look anche a tavola, individuando gli alimenti che giocano un ruolo fondamentale nel benessere di capelli, pelle e unghie.
Vitamine C, A, E: il “potere del trio” al servizio della pelle
A risentire di un’alimentazione squilibrata e di stili di vita poco sani è in primis la pelle. Gli alimenti ricchi di antiossidanti sono un’arma potente per proteggerla dall’assalto dei radicali liberi. La vitamina C, coinvolta nella sintesi del collagene – la cui riduzione comporta la comparsa di rughe e il rilassamento cutaneo – è l’antiossidante presente in maggiori concentrazioni nel corpo e, per quanto riguarda la pelle, svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nella riparazione dei tessuti. I frutti e le verdure su cui fare affidamento per integrare nel proprio menù la vitamina C sono vegetali a foglia verde come asparagi, broccoli, spinaci, basilico, oltre a peperoni gialli e rossi, peperoncino, pomodoro, kiwi, fragole, agrumi, melone. Qualcuno ha detto “macedonia”?
Da non sottovalutare anche la vitamina A, in grado di favorire la sintesi dei componenti della pelle che ne mantengono l’integrità, l’elasticità e l’idratazione. La lista della spesa in questo caso comprende uova, fegato, latte e derivati come il Grana Padano DOP, mentre il beta-carotene, che della vitamina A è il precursore, si trova nei vegetali gialli, arancione e a foglia verde come carote, zucca, melone, broccoli, spinaci, peperoni, zucca, arance, albicocche.
Anche quando si tratta di benessere della pelle, non c’è due senza tre. Ecco allora che i riflettori si accendono anche sulla vitamina E, capace di contrastare i radicali liberi e di protegge gli acidi grassi essenziali e la vitamina A dall’ossidazione. Condire le verdure usando l’olio extravergine d’oliva a crudo è una buona abitudine per garantire il fabbisogno giornaliero di vitamina E e tenere così a basa le screpolature e l’invecchiamento cutaneo.
Pelle secca? L’idratazione è servita
Dove non arrivano le migliori creme arriva invece l’acqua. L’idratazione, infatti, parte dall’interno e bere due litri d’acqua al giorno – anche attraverso tè e tisane rigorosamente non zuccherate – è fondamentale per prevenire stati di secchezza. La desquamazione e i fastidiosi pruriti tipici della pelle secca sono arginabili anche con il consumo di cibi integrali, contenenti vitamina B. Inoltre, la frutta secca, ricca di acidi grassi, con il suo apporto di vitamina E aiuta a rigenerare le cellule della cute e a combatterne l’invecchiamento. Anche mangiare pesce azzurro – che contiene un alto tasso di Omega 3 – è un’ottima idea per distendere la pelle e renderla quindi meno esposta alla desquamazione, mentre pesci grassi come acciughe, salmone e sgombro contribuiscono a mantenere una corretta idratazione, vero e proprio cruccio della pelle secca.
E chi ha la pelle grassa? In questo caso si sconsiglia di eccedere con il consumo di fritture, insaccati e formaggi grassi, oltre che di bibite gasate, cibi raffinati e cioccolata al latte. Chi non resiste al richiamo di Willy Wonka può però placare il brontolio del proprio stomaco con quella fondente superiore al 70%. Inoltre, per una pelle sana e luminosa è importante anche mantenere in salute l’intestino consumando lo yogurt, un ottimo probiotico.
Minerali per una chioma da Raperonzolo
Per avere capelli forti e sani è bene privilegiare il consumo di frutta e verdura e di acidi grassi Omega 3 e 6, oltre che mangiare cibi contenenti lo zinco, che partecipa al metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi e al tempo stesso influenza i follicoli piliferi e la crescita dei capelli. I prodotti che incamerano maggiori quantità di questo metallo sono il grano (germe e crusca) e altri semi amidacei, come i legumi o il sesamo. Sono considerati fonti di zinco anche semi di papavero, di erba medica, di sedano, di girasole, di zucca e di senape, oltre a fagioli, noci, piselli, mandorle, cereali integrali, ribes nero e alghe marine.
Anche altri minerali influenzano la crescita della chioma. La carenza di ferro, ad esempio, è associata alla perdita di capelli come nel caso dell’alopecia areata. Per farne il pieno si può fare scorta di alimenti animali contenenti ferro eme (manzo e maiale, pollame, fegato di maiale e agnello, pesce); una varietà dietetica preziosa sono anche i prodotti vegetali come soia, fagioli bianchi, noci pasticcio, foglie di prezzemolo verde, albicocche secche e fichi. Anche il rame, presente negli stessi prodotti, contribuisce al rafforzamento dei capelli. A favorire la crescita anche il magnesio – le cui fonti nella dieta femminile dovrebbero essere soprattutto cacao, granaglie, pane integrale, noci e legumi – responsabile dei processi di divisione, crescita e maturazione delle cellule.
Un ruolo da protagonista per mantenere i capelli in buona salute è giocato anche dal calcio, alla cui carenza sono particolarmente esposte le donne in pre-menopausa. Via libera allora ai latticini contenenti lattosio e alla soia, a noci e nocciole, al pesce, ai cavoli e alle foglie verdi di prezzemolo, al cavolo nero e ai fagioli bianchi.
Di contro, interrogata da Treatwell, la dottoressa Di Leo segnala che l’eccessivo consumo di alimenti altamente trasformati e ricchi di zuccheri semplici è uno dei fattori indiretti che causano la perdita di capelli. Inoltre, questa potrebbe essere influenzata anche dalla carenza della biotina (vitamina B7), che partecipa al metabolismo dei grassi e delle proteine e influenza lo stato del tegumento cutaneo, riducendo la secrezione di sebo e attivando la crescita dei capelli. La biotina si trova nei generi alimentari di origine vegetale (principalmente nei germi di cereali) e di origine animale: a offrirne la maggior quantità nella forma libera sono il latte e le verdure, mentre i “custodi” della sua forma legata sono carne, fegato, tuorlo d’uovo, lievito e alcune noci.
La prevenzione della forfora parte dalla cucina
La forfora è davvero un fastidioso grattacapo, ma un aiuto per combatterla arriva dall’alimentazione. Come spiega la nutrizionista di MioDottore ai microfoni di Treatwell, è consigliabile in primis limitare il consumo di cibi ricchi di grassi (come salumi, fritture, panna, formaggi non magri o piatti pronti), oltre che di alcolici, caffè e tè nero. Via libera invece al tè verde, ricco di antiossidanti. Inoltre, i cereali integrali sono da preferire a quelli raffinati e, chi è in cerca di dolcezza, dovrebbe orientarsi su miele e zucchero integrale di canna, invece che su quello bianco. Un aiuto in più per contrastare la forfora attraverso l’alimentazione arriva poi dai semi germogliati, ricchi di enzimi digestivi.
A chi ha i capelli grassi si consiglia di puntare sul consumo di fonti di Omega 3 e Omega 6 – quindi pesce azzurro, salmone e noci – cistina e lisina che aiutano a sintetizzare la cheratina (carni rosse e pesce), taurina e arginina (uova e pesce), e vitamine A, C e E, oltre che B2 (uova, broccoli e fagiolini), B4 (carne, cereali, patate, pomodori), B5 (arachidi, funghi, fegato e ancora broccoli). Meglio invece andarci piano con gli insaccati, i latticini, i derivati del latte e i fritti.
In generale, un apporto inadeguato di ferro può essere responsabile dei disturbi di capelli e cuoio capelluto, quindi è bene monitorarne il livello nel sangue e, in caso di necessità, riequilibrarlo sotto il controllo di uno specialista.
Reagire “di pancia” a unghie fragili e ritenzione idrica
Tutti a tavola per scongiurare il rischio di unghie che si sfaldano. Il segreto per una manicure impeccabile, oltre che in una brava estetista, risiede infatti nell’alimentazione. La carenza di vitamina C può determinare la secchezza delle unghie e addirittura causare la comparsa di antiestetiche striature, mentre la mancanza di elementi come il ferro, lo zolfo e il calcio può essere responsabile di una crescita lenta e discontinua. Se il ferro contenuto in carni rosse, crostacei, legumi e frutta secca stimola la crescita delle unghie, gli elementi ricchi di zinco – come latticini, uova, legumi e riso integrale – le rendono più forti e resistenti.
Ricchi di potassio, ma poveri di sodio: questa la ricetta del successo degli alimenti che, come funghi e frutta e verdura, aiutano a contrastare la ritenzione idrica. Via libera, in particolare ai cibi che favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Tre esempi su tutti: ananas (preziosa fonte di bromelina), fragole e cetrioli.
Da assumere con moderazione, invece, gli alimenti ricchi di sale quali cibi confezionati, insaccati, carni conservate, oltre a carni e formaggi grassi. In cima alla black list di chi soffre di ritenzione idrica spiccano poi il junk food e l’alcol. Le bevande alcoliche, in particolare, impediscono l’eliminazione delle sostanze di rifiuto e la corretta circolazione sanguigna. Si consiglia, quindi, di non eccedere, lasciando da parte i superalcolici zuccherati, prediligendo invece per i propri brindisi un calice di vino rosso, ricco di antiossidanti.
“Un’alimentazione sana ed equilibrata è la prima regola per il benessere di tutto il corpo e, in un certo senso, possiamo considerare la cucina una sorta di anticamera della cabina dell’estetista o del salone del parrucchiere. Per questo, in collaborazione con la dottoressa Di Leo, nutrizionista di MioDottore, abbiamo raccolto una serie di consigli utili per prendersi cura della propria bellezza anche a tavola e lasciare così gli ultimi ritocchi agli hairstylist e agli operatori estetici del nostro network di professionisti del look” commenta Chiara Cassani, Senior Communications Manager di Treatwell Italia.