Acque agitate nel centrodestra dove tiene banco il confronto Berlusconi-Casini.All’invito rinnovato da Berlusconi a “Porta a Porta” di rinunciare al simbolo, come “garanzia di coesione”, ha risposto Casini dal Tg1: “Non può annetterci. Un polo liberale non può nascere con richieste di annessione”. I leader Udc ha mantenuto la porta aperta per un eventuale “impegno di stabilità”. Ma l’Udc non è la sola spina per il leader Pdl, alle prese con i casi Storace e Ferrara. Per La Destra di Storace il cavaliere esclude apparentamenti. Ancora più clamoroso (e dai tratti vagamente surreali) il contenzioso con “l’amico” Giuliano Ferrara, promotore di una propria fantomatica lista antiabortista: ”Contro il mio consiglio e la mia opinione, rapito da questa sua missione, ha deciso di presentare una lista sulla questione dell’aborto, che non dovrebbe rientrare nell’agone politico”. Via libera dal centrodestra all’election day per il 13  e 14 aprile, su cui l’attuale ministro per i rapporti con il Parlamento Chiti aveva auspicato un intesa. In controtendenza con le parole di Berlusconi di ieri, è arrivato un ok corale da Lega, Udc e An: “un’idea giusta purchè si assicuri la regolarità del voto”, ha sottolineato il segretario Udc Cesa.