Spiega la regista:“In uno dei momenti più oscuri della nostra storia, mentre un’umanità immemore di se stessa e del divino precipita vorticosamente verso il Nulla, Amleto è destinato a rimettere il mondo sui suoi cardini. Esiste una Realtà Assoluta, immutabile, ed esiste il regno del Diverso, del Molteplice, del Mutevole. Dove la materia macera e ribolle.   E’ una strada difficile da percorrere, in cui Vita e Morte si contrappongono, coesistono, si intrecciano, e in cui si corre il rischio di errare senza meta. Dove, anzi, smarrirsi è il solo modo per poi trovarsi. Dove un Nemico operoso, spesso dentro di noi, inganna ed illude.  E scopriamo ciò che l’arte può comunicare, lo avvertiamo più o meno consapevolmente, e celebriamo quest’opera come una più importanti mai scritte per la scena: a testimoniare l’impresa di Amleto, il suo folle volo verso la conoscenza, resta l’opera dell’amico e poeta Orazio, proprio mentre una speciale provvidenza consegna al nuovo Re, Fortebraccio, onori e fama. Ma per essere un buon re anche Fortebraccio dovrà fare un percorso di attraversamento della realtà, e tutto dovrà ricominciare.”