In occasione della festa di Halloween, ogni città offre molteplici ispirazioni di visita, e Roma non è da meno. La capitale è un tesoro inesauribile di luoghi da esplorare, tanto che spesso nemmeno i suoi abitanti conoscono a fondo tutto ciò che hanno a portata di mano. Un esempio affascinante di questa meraviglia nascosta è il Quartiere Coppedè, un’oasi di pace e mistero incastonata nel tessuto urbano di Roma.
Il Quartiere Coppedè è noto per la sua aura esoterica e le influenze artistiche mistiche che lo pervadono. Questo complesso architettonico comprende 26 palazzi e 17 villini, tutti realizzati in una variegata miscela di stili che spaziano dal liberty all’arte greca, dal barocco all’art decò, fino all’arte gotica e medievale. Situato non troppo distante dal centro, tra Piazza Buenos Aires e Via Tagliamento, il Quartiere Coppedè è un angolo eclettico e straordinario di Roma. Questa ecletticità è un riflesso della personalità del suo creatore, l’architetto fiorentino Gino Coppedè, che lo concepì agli inizi del Novecento.
Il Quartiere Coppedè è una destinazione perfetta per chi ama il mistero e l’occulto. L’atmosfera che si respira visitando questo luogo è inquietante e spesso impenetrabile, grazie ai numerosi simboli nascosti. Questi simboli vengono svelati durante i tour guidati, che trasformano la visita in un vero e proprio viaggio esoterico, concepito inizialmente come un percorso per chi cercava l’illuminazione della sapienza. Le facciate dei palazzi sono decorate con simboli esoterici, tra cui teste di medusa, tritoni, stelle a otto punte e altre figure misteriose, che hanno ispirato molte teorie e interpretazioni. L’entrata principale del quartiere, chiamata “Porta del Quartiere,” presenta un arco con un mosaico che raffigura un sarcofago etrusco e simboli astrologici, aggiungendo ulteriori elementi esoterici.
Una volta superato il grande arco decorato che collega i due palazzi degli ambasciatori, si entra in un mondo fantastico, che ha ispirato persino il regista Dario Argento per due dei suoi noti film, “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo.” Questo luogo regala subito atmosfere da brivido. Tra le cose che catturano l’attenzione, c’è un monumentale lampadario in ferro battuto che pende dall’alto e le torrette decorate con bassorilievi e mosaici, mascheroni ghignanti ed affreschi con cavalieri medievali.
Il cuore del Quartiere Coppedè è Piazza Mincio, che si presenta in tutta la sua maestosità architettonica. Al centro della piazza, spicca la Fontana delle Rane, resa celebre dai Beatles, che vi fecero un bagno vestiti dopo un concerto nella vicina discoteca Piper. Tutti intorno a questa piazza sfilano edifici di diverse forme e dimensioni. Ad esempio, la Palazzina del Ragno, con un grande ragno sulla facciata, riflette influenze assiro-babilonesi, mentre i Villini delle Fate raccontano storie di dame e cavalieri, antiche divinità romane e animali di ogni genere. Questi elementi si rivelano sulle pareti tra gli archi e i fregi medievali realizzati in materiali come marmo, laterizio, traversino, terracotta e vetro.
Il Quartiere Coppedè prende vita durante la notte di Ognissanti, quando creature magiche, misteriosi fantasmi, fate, draghi, streghe e vampiri sembrano risvegliarsi per accompagnare i visitatori in un mondo sospeso tra sogno e realtà. Questo luogo unico a Roma è un’esperienza affascinante per coloro che cercano il mistero e l’arte in un contesto eclettico e misterioso.