In un luminoso mattino primaverile, la Via Emilia si stende come un lungo tappeto di storie intrecciate, unendo le perle urbane e gli angoli segreti della regione dell’Emilia-Romagna. La Guida Verde del Touring Club, una sorta di custode silenzioso dei viaggiatori, li accoglie con il calore tipico di quei luoghi, dove l’ospitalità è un valore radicato nell’anima della gente prima ancora che nelle pagine dei manuali turistici.
Bologna, con i suoi portici antichi che proteggono dai capricci del tempo, Modena con la sua eleganza raffinata, Parma con il suo aroma di prosciutto e formaggio, Reggio con la sua quiete maestosa, Ferrara con la sua storia avvolta in nebbia, Ravenna con i suoi mosaici che raccontano antichi racconti, sono solo alcune delle gemme che adornano il percorso della Via Emilia.
Tra le pagine della Guida, le storie prendono vita, come i racconti in chiaroscuro di Giorgio Falco, che dipingono il dialogo silenzioso tra gli aironi del Delta del Po e le raffinerie in disuso, tra la solennità della cattedrale e l’effervescenza degli outlet di Fidenza. Le spiagge deserte fuori stagione si fondono con la frenesia della grande fabbrica dell’intrattenimento lungo la Riviera romagnola, creando un contrasto affascinante tra passato e presente.
Tra le pagine si celano anche i segreti del tortellino, esperienze del gusto che mescolano sapori tradizionali e sperimentazione audace, mentre il romanzo di Ferrara si dispiega nelle vie tortuose della città, ispirando artisti e cineasti di fama internazionale.
E mentre la Guida invita i viaggiatori a esplorare l’ecosistema costiero nel Delta ravennate, con le sue pinete secolari e i cordoni dunali dove gli uccelli migratori sostano durante il loro viaggio, altrove si narra la storia della canzone d’autore, dai vicoli di Bologna fino ai campi di Correggio, sotto la guida esperta di Riccardo Bertoncelli.
È un viaggio che abbraccia la natura e la cultura, dal trekking nel Parco dei Gessi tra boschi ancestrali e grotte misteriose, fino alla città di Rimini, dove il cinema Fulgor e Castel Sismondo si fondono con il paesaggio immaginario di Federico Fellini, testimoniato nel museo dedicato al grande maestro.
La Via Emilia è più di un semplice percorso geografico, è un viaggio attraverso le sfumature dell’animo umano, tra le pieghe della storia e i racconti della vita quotidiana, dove ogni passo porta a una nuova scoperta e ogni sosta offre un nuovo incanto.