Pasqua è una festa, certo. Ma è anche un esperimento sociologico a tavola.
Piatti infiniti. Frasi passive-aggressive. Domande sbagliate nel momento sbagliato.

Per non parlare del corpo, che dovrebbe essere presente, gioioso, fotogenico… e anche in perfetta digestione.

Ecco cinque semplici strategie per restare integro, dentro e fuori, anche dopo la terza porzione di pastiera.

🥚 1. Preparati mentalmente (non solo con la lista della spesa)

Prevedere le dinamiche aiuta a gestirle.
📌 Fai un piccolo check mentale prima di arrivare:
– Chi sarà lì?
– Cosa mi tocca sopportare?
– Dove posso rifugiarmi se serve?

Non è paranoia. È prevenzione psico-gastrica.

🍽️ 2. Mangia con presenza, non con ansia

Non è una gara. Nessuno vince mangiando meno, o parlando solo di calorie.

📌 Mangia lentamente. Respira tra un boccone e l’altro.
Nota i sapori. Non ti servono sensi di colpa, ti serve masticare.

👩‍👩‍👧 3. Non è obbligatorio rispondere a tutto

“Quando ti sistemi?”
“Quindi sei ancora single?”
“Stai lavorando in quell’ambito lì?”

Risposte possibili: ✔️ “Ne parliamo con calma un altro giorno.”
✔️ “È una bella domanda. Ma oggi no.”
✔️ Sorriso e cambio argomento verso il meteo o il dolce.

📌 Ricorda: difendersi non è maleducazione. È confine.

🧘 4. Cerca un momento solo tuo (anche in bagno)

Non serve sparire per ore. Basta 5 minuti in silenzio, da sola/o, anche in una stanza con la porta chiusa.

📌 Porta con te: – Un paio di cuffie
– Un brano rilassante
– Una scusa vaga tipo “mi prendo un attimo”

🌼 5. Il tuo corpo è alleato, non un progetto da migliorare lunedì

Domenica mangerai di più. Ti sentirai più pieno.
È normale. È umano.
📌 Non pensare già a “da domani mi disintossico.”
Piuttosto: “Oggi mi rispetto.”

Il pranzo di Pasqua può essere bello. Può anche essere complicato.
Tu, intanto, puoi decidere come viverlo.

Non serve il controllo totale.
Basta un po’ di consapevolezza, un sorso d’acqua tra i brindisi, e una voce gentile che ti ricorda: sei abbastanza anche oggi.

E se tutto va storto, c’è sempre il dolce.