I progetti e le idee di Gilles Clément sono oggi un punto di riferimento fondamentale per tutte le persone interessate ai temi del paesaggio: il suo lavoro ci riguarda tutti urbanisti e giardinieri, politici e operatori dell’amministrazione, architetti e semplici appassionati perché affronta alla radice, sollecitando riflessioni e confronti, i temi cruciali della natura, dell’ambiente e del paesaggio. Continua Alessandro Rocca, architetto e critico d’architettura: La sua iniziativa non offre soluzioni belle e pronte ma un modo di pensare che sovverte abitudini e luoghi comuni e che introduce, nel nostro rapporto con la natura, un’incredibile quantità di energia, di libertà e di creatività.La prima sezione del libro si sviluppa attorno a due testi paralleli: uno di Alessandro Rocca che contestualizza il lavoro di Gilles Clément nel panorama del paesaggismo francese ed europeo e introduce i principi cardine del lavoro di Clément quali il “giardino in movimento” interpretazione e sviluppo delle energie presenti sul luogo; il “terzo paesaggio” che comprende il territorio residuo, sia rurale che urbano, e l’incolto; il “giardino planetario” risultato della combinazione tra l’osservazione nomade e un’ipotesi. L’altro testo, dello stesso Gilles Clément, definisce in maniera precisa la sua visione del paesaggio e il suo approccio alla progettazione. Scopriamo così che la biodiversità si annida in luoghi impensati quali i margini delle strade e le aree abbandonate. Queste diventano così “terzo paesaggio”, un nuova frontiera su cui il paesaggista opera dando vita a meravigliosi giardini di piante spontanee che non hanno quasi bisogno di manutenzione ma che diventano ecosistemi preziosissimi. Si fa largo con forza l’idea di un nuovo tipo di giardino, il “giardino in movimento”, in cui il giardiniere lavora insieme alla natura assecondando i suoi mutamenti nel tempo, secondo le stagioni e regalando al lettore una serie di strategie minime per progettare il proprio giardino con poche risorse economiche e con un risultato di sicuro impatto estetico. Tutto il lavoro di Clément è improntato verso un discorso ecologico che trova il suo centro nel concetto di “giardino planetario”, esemplificato in una mostra di successo alla Grande Halle della Villette (1999), il quale è una visione dell’intero pianeta come di un ambiente ecologico unitario, un sistema interdipendente in cui tutti siamo ospiti attivi e passivi, e in cui tutti i nostri gesti si ripercuotono nell’armonia, o nella dissonanza, dell’insieme.Nella seconda parte del libro vi è una lunga intervista realizzata nel giardino sperimentale di Clément a La Vallée. Gilles Clément descrive il suo modo di lavorare spiegando la sua posizione nei confronti di temi importanti quali l’ecologia, il rispetto per l’ambiente, il rapporto dell’uomo con il mondo vegetale e animale. Segue la parte illustrata in cui sono presentati i nove giardini che rappresentano il meglio dell’opera di Gilles Clément, tutti gli interventi sono situati in Francia, tranne uno situato sull’isola di Réunion. Circa duecento fotografie a colori ed una cinquantina di disegni tecnici documentano ciascun progetto nel dettaglio. Di ogni giardino viene illustrata la componente architettonica, i principi che regolano l’organizzazione dei diversi spazi e le relazioni che intercorrono tra essi; allo stesso tempo anche la componente botanica viene analizzata specifi cando le caratteristiche di tutte le essenze utilizzate ed evidenziando il modo in cui piante molto diverse tra loro possono convivere in uno stesso ambiente.Per le sue caratteristiche di spettacolarità e per l’intensità del pensiero dell’autore, il libro si rivolge anche a un pubblico di non specialisti comunque interessati ai temi compresi tra il giardino e l’ecologia. Gilles Clément. Nove giardini planetari
di Gilles Clément
a cura di Alessandro Rocca
Prezzo € 35,00
Editore 22 Publishing