Presentata la prima edizione della guida Formaggi, i migliori d’Italia 2012. Per la prima volta vengono valutati e riuniti in una guida i derivati del latte e giudicati attraverso gradini di degustazioni e assaggi che hanno portato all’assegnazione dei 3 spicchi e alla proclamazione dei fuoriclasse. 220 aziende, 316 formaggi, regione per regione, azienda dopo azienda, vengono fornite le analisi organolettiche dei singoli prodotti, le indicazioni di lavorazione, la stagionalità, il tipo di latte e gli abbinamenti ideali. Ogni regione è corredata da i “luoghi del formaggio” (i ristoranti dove gustarli al meglio) e da consigli che vanno “oltre il formaggio” ovvero i negozi dove comprare, oltre il formaggio, i prodotti che meglio vi si abbinano come panetterie, gastronomie, birrifici e pasticcerie.Premio speciale per 17 formaggi definiti “fuoriclasse”, identificati con il simbolo dei 3 spicchi su un tagliere, prodotti che fra tutti si sono distinti per bontà, equilibrio ed eleganza (vedi allegato).Tra questi primeggia la regione Emilia Romagna con 3 premiati, seguita dalla Basilicata e dalla Campania. La classifica dei formaggi premiati con i 3 spicchi, invece, vede in testa il Piemonte con ben 17 prodotti premiati, seguito dalla Lombardia con 12, dalla Basilicata con 11 e dalla Puglia con 9.I formaggi trattati nella guida sono stati selezionati sulla base dei seguenti criteri:bontà; originalità e qualità del prodotto; tipicità; collegamento e diffusione su un determinato territorio; quantità di formaggio prodotto; reperibilità e continuità produttiva; riconoscimento legislativo (DOP e Igp); presenza di un consorzio o di un disciplinare di produzione autogestito o locale.E inoltre, per aiutare il lettore a tradurre in parole le percezioni gustative che il formaggio trasmette attraverso i sensi, vengono proposti i termini chiave con le relative spiegazioni per capire come sono stati interpretati i sapori e gli odori. Si viene poi guidati attraverso tutti i passaggi che servono per assaporare al meglio il formaggio: dalla presentazione alla degustazione, dalla conservazione agli abbinamenti con il pane e con il vino fino ad arrivare alla scelta del coltello giusto. Una guida che non si limita a dare voti ai migliori prodotti ma che vuole produrre cultura intorno a un settore che è stato nel tempo piuttosto abbandonato a sé stesso. Uno strumento per avvicinare i lettori ad una produzione ricca di tradizioni locali che è una delle più significative a livello internazionale.