La vita dell’uomo è tragica e infelice, ma “niente è più grottesco del tragico” e “niente è più comico dell’infelicità”. Glauco Mauri e Roberto Sturno tornano a Beckett, diretti da Andrea Baracco, con Finale di partita testo cardine e paradigmatico del Novecento.
“E’ la tragedia del vivere che diventa farsa o è la farsa del vivere che diventa tragedia? – dice Glauco Mauri – Un ossimoro dove convivono una risata e un arido pianto, una disperazione senza speranza e un insopprimibile sentimento di pietà per l’uomo.
Ho sempre considerato Beckett non uno scrittore del teatro dell’assurdo ma un grande poeta della difficoltà del vivere dell’uomo. E’ questo che con Andrea Baracco cerchiamo di far vivere sulle tavole del palcoscenico”.
Prima nazionale
Roma Teatro Eliseo 26 settembre 2017