Un precario “cronico” (Pierfrancesco Favino), un portuale di Marghera (Fabio Volo), un ricercatore universitario un po’ stagionato (Giuseppe Battiston), un’insicura giornalista tv (Claudia Pandolfi) ed un uomo appena uscito di galera (Paolo Sassanelli), delusi dalla loro vita, decidono di passare all’azione e rapire un ministro. La convivenza tra gli improbabili rapitori e l’incredibile politico condurrà ad un’esilarante e surreale fuga tra le splendide montagne della Valle d’Aosta.Questa la sinossi dell’ultimo lavoro di Lucio Pellegrini per raccontare la realtà di personaggi non più giovani ma non ancora adulti, che vivono affondati nel precariato come condizione esistenziale.L’universo visivo che ho creato insieme ai miei collaboratori, racconta il regista, ha come punto di partenza una Roma inafferabile, caoticae confusa…e si apre poi verso la valle d’Aosta…per fotografare l’immagine di un paese (l’Italia) nella sua bellissima decadenza.Pellegrini coglie l’amarezza dei nostri tempi per trasformarla in una commedia eccentrica e non un po’ folle. Una commedia che dopo le risate, rimanda un’amara immagine di realtà.