Un uscita negli Usa che  ha riscosso entusiasmi e cifre da record: oltre 72 milioni di dollari di incasso nel primo weekend di proiezione. E la reazione italiana al ritorno dei motori rombanti made in Hollywood non è stata da meno: Fast & Furious è il film più visto della settimana, con un introito di quasi 4 milioni di euro e oltre 590.000 spettatori.A otto anni dalla prima avventura di Dominic Toretto e del suo nemico – alterego Brian O’Conner, la coppia d’oro delle gare automobilistiche torna a sbalordire i fan a suon di  testacoda, inseguimenti rocamboleschi e lotta spietata al crimine organizzato. Il primo capitolo della saga introduceva i personaggi: il campione di corse clandestine Dom (Vin Diesel) e l’avversario O’Conner (Paul Walker), contrapposti ma uniti dalla passione comune per l’adrenalina e per le loro donne, Letty (Michelle Rodriguez) e Mia (Jordana Brewster). Il finale del film vedeva Dom fuggire in Messico con Letty e Brian entrare nell’FBI a Miami. In 2 Fast 2 Furious riappare Braian, mentre l’epilogo del terzo film, The Fast and the Furious: Tokyo Drift, aveva ospitato un cameo di Diesel, preludio a un suo agognato ritorno. L’intesa nata su questo set tra Vin e il regista Justin Lin ha suggerito l’idea di un’ulteriore evoluzione della trama. Ed ecco di nuovo in scena il quartetto degli esordi, con Diesel nel doppio ruolo di attore e co-produttore.Prologo: Dom e Letty vivono da ricercati nel paradiso tropicale della Repubblica Dominicana. Ma la tragica morte di una persona cara riporta Dom a Los Angeles e lo costringe a un rinnovato confronto con l’amico-nemico di sempre, Brian. I due si alleano contro uno spacciatore sociopatico che sta appestando il Paese con un tipo letale di eroina. E da qui parte una girandola di avventure oltre ogni limite di velocità, a bordo di auto incredibili e nei luoghi più disparati: dal Messico alla campagna dominicana alle periferie di L.A.Diesel spiega così il suo ritorno: “dopo quella scena nel terzo film mi è sembrato che il pubblico mi dicesse ‹Hey Vin, non farti pregare .. dai, fatti sotto e fai questo film! Vogliamo vederti in scena›. È bello tornare a lavorare con le persone che erano con me quando ho fatto il mio ingresso ad Hollywood”. Co-protagoniste indiscusse di questo sequel sono le auto: un campionario di meraviglie tecnologiche che spazia dal “metallo pesante” di fabbricazione USA ai gioielli d’importazione europea e giapponese. Dalla resuscitata Charger del ‘70 di Dom alla Nissan Skyline Gtr 2007 di Brian al corollario di bolidi usati da amici e nemici, l’autosalone di Fast & Furious è ancora una volta di prima scelta.