“Non è questo il posto a cui appartieni”. Questa è la predizione di un’indovina che spinge Edmond (Wiltiam H. Macy), anonimo uomo d’affari, a fare i conti con la pochezza detta sua vita e del suo matrimonio. Un giorno sua moglie (Rebecca Pidgeon), si lamenta detta cameriera che ha rotto una lampada e questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Edmond decide di fuggire dalla sicurezza e dalla noia detta sua casa per scendere nel ventre buio delle vie di Los Angeles, in una caduta libera che scambia per liberazione.
Il suo primo incontro decisivo avviene per caso in un bar. Un uomo (Joe Mantegna) lo convince che il sesso è la chiave giusta per risolvere i suoi problemi. Edmond scopre con stupore che le prostitute sono dispendiose, il ragazzo di strada con cui scommette in un gioco di carte è un baro e i tipi loschi in cui si imbatte lo derubano e lo picchiano.
“Viviamo nella nebbia, viviamo in un sogno” dice tra sé e sé. Un profondo odio razzista emerge con forza dentro di lui, un odio non più represso che gli fa provare un inaspettato senso di pace. In un bar incontra Glenna (Julia Stiles), una giovane cameriera, che lo invita a casa sua. I due dopo un primo approccio sessuale, si ritrovano a discorrere su temi profondi quali il senso della vita e della razza, delta morte e dell’ onestà. Ma inaspettatamente la situazione degenera.
Il viaggio che porta lentamente Edmond all’autodistruzione è accompagnato da sentimenti di razzismo e omofobia che via affiorano dal profondo del suo inconscio fino a fargli capire che “dietro ogni paura si nasconde un desiderio”.
Il regista Stuart Gordon nei primi anni ’80 fu colpito dalla rappresentazione teatrale dell’ originale Edmond scritto da Mamet, e da allora ha sempre creduto che sarebbe stato un bellissimo film. “È un’opera molto cinematografica e di forte impatto – continua il regista – sono dell’opinione che si tratti del suo lavoro migliore.” William H. Macy è stato il primo attore ad avere la parte. “È stata la conversazione più breve che io abbia mai avuto – dice Gordon – gli telefonai e gli dissi che volevo che interpretasse Edmond e lui mi rispose di aver aspettato tutta la vita per poter recitare quel personaggio. Non aveva mai interpretato il ruolo di Edmond, ma io ancora non riesco a pensare a nessun altro se non a lui per quella parte”.