Non c’è nulla dal quale non ci si può liberare. È questo il messaggio che lancia Alessandro Mancini in Come Houdini lo spettacolo che dal 22 aprile al 2 maggio è in scena all’Accento Teatro di Roma.Uno spettacolo divertente dove magia e comicità si mescolano dando vita ad una commedia che fa ridere ma soprattutto riflettere.  Quello proposto da Alessandro Mancini e Claudio Fois, autori del testo, è un particolare omaggio ad Harry Houdini, il mago passato alla storia perché riusciva a liberarsi da ogni forma di imprigionamento. Proprio quello che cerca di fare Alessandro, un artista alla ricerca del successo. Spera di ottenerlo con l’aiuto di Marocci, il suo agente, ma come ogni uomo che crede nei propri sogni, Alessandro riuscirà da solo a sfondare nel mondo dello spettacolo. Si esibirà  in quel che si annuncia come l’ultima frontiera del talent-reality-game-show, Tutto Per Tutto. In questa trasmissione si esibirà nel numero della Pagota Cinese, mentre il suo agente, un uomo senza scrupoli, cerca di boicottare il gioco per ottenere in diretta la morte di Alessandro e di conseguenza un aumento di audience. Ad aiutarlo l’assistente dell’aspirante mago, interpretata da una brava, divertente e commovente Chiara Rovan. Purtroppo per Marocci, Alessandro, che rende ancora più difficile il numero della Pagota cinese, riuscirà nell’impresa e quello sarà solo l’inizio del suo successo nel mondo. Nel piccolo spazio dell’Accento, un accogliente teatro indipendente che produce da diversi anni interessanti lavori teatrali, il regista Marco Simeoli dirige perfettamente i due attori che interpretano in maniera impeccabile i diversi personaggi. Tra magia, gag e musiche divertenti il messaggio è chiaro e privo di fraintendimenti:  non c’è nulla dal quale nessuno di noi non può liberarsi. Un invito, una speranza che viene colta dal pubblico in sala. Un pubblico che, per tutta la durata dello spettacolo,  viene chiamato a partecipare alla piéce, in un’interazione divertente carica di suspense. Lo stesso pubblico a fine serata applaude a Claudio Fois, Chiara Rovan e Marco Simeoli, ma il più grande applauso va ad Alessandro Mancini che ha dato prova della sua bravura come attore, come intrattenitore e prestigiatore.