La notte prima della festa è spesso meno rilassante di quanto dovrebbe.
Pensi al pranzo. Alla tavola. A tua zia. Alla tua pelle. Se hai comprato abbastanza tovaglioli.
Non possiamo cucinare al posto tuo, ma possiamo aiutarti a dormire decentemente, così da arrivare a domenica con la lucidità di chi almeno ha chiuso gli occhi per sei ore intere.
Ecco 5 consigli senza pretesa, ma con reale possibilità di funzionare.
🌒 1. Niente decisioni dopo le 21:00
Il cervello inizia a implodere verso sera. Non obbligarlo a decidere se mettere la tovaglia bianca o quella con le foglie.
📌 Dalle 21 in poi, valgono solo attività:
- ripetitive
- morbide
- senza timer
“Ci penso domani” non è scansafatichezza. È medicina preventiva.
💡 2. Riduci le luci e i suoni (ma in modo realistico)
Non serve trasformare casa in un centro olistico.
Basta abbassare le luci, togliere la suoneria al telefono, mettere una playlist con suoni lenti o silenzio selettivo.
📌 Niente schermi a letto. Nemmeno per cercare “quanto cuoce l’agnello”.
Ti risponderà il forno. Domani.
🌿 3. Crea un rituale banale (ma tuo)
Tisana, lettura, crema mani, massaggio alle tempie. Anche solo sistemare il cuscino con cura.
📌 Il corpo riconosce la ripetizione come invito al rilassamento.
Non deve essere speciale. Deve essere tuo.
😶🌫️ 4. Se i pensieri corrono, non inseguirli
La mente inizierà a dire:
– Hai dimenticato le uova.
– Hai invitato troppa gente.
– Domani diranno che non sorridi abbastanza.
📌 Consiglio: tieni carta e penna sul comodino.
Scrivi una frase. Una parola.
Trattieni il pensiero lì, non in testa.
🛏️ 5. Il letto non è un luogo di strategia
Non usare il letto per pensare, pianificare, litigare via messaggio o leggere 11 volte il menù.
📌 Il letto serve per:
- dormire
- coccolarsi
- sognare qualcosa che non includa parenti
Se non riesci a dormire, alzati, fai qualcosa di noioso, poi torna.
Dormire bene prima delle feste è un atto di cura e resistenza.
Non perché il giorno dopo sarà perfetto. Ma perché sarai più stabile mentre tutto accade.
Sei più forte quando riposi.
Più gentile con te stesso.
Più pronto a ridere, a digerire, e – forse – a tagliare l’agnello con un minimo di grazia.