Pasqua arriva.
E con lei, arrivano anche gli oggetti decorativi più improbabili: ghirlande , uova glitterate, finti nidi ovunque.

Ornella, la nostra redattrice della Rubrica Casa, non giudica.
Ma ti propone un’alternativa: una casa che accoglie la primavera con discrezione, senza sembrare un set fotografico per una rivista di bricolage.

🌿 1. Verde vero, meglio se aromatico

Lascia perdere le piante finte.
Un vaso con rami d’ulivo, un mazzetto di rosmarino fresco, persino un vasetto di menta sul davanzale possono dire “primavera” senza gridarlo.

📌 Bonus: profumano davvero.
📌 Extra bonus: puoi usarli anche per cucinare.


☀️ 2. Cambia la luce (senza cambiare casa)

Primavera è anche luce nuova.
Apri le tende (quelle pesanti, via), spolvera i vetri, e se puoi cambia l’angolazione di una lampada.

📌 Uno specchio ben posizionato vale più di 20 decorazioni.
📌 La luce che entra è la tua miglior alleata.

🍽️ 3. Tovaglie, strofinacci, dettagli tessili

Non serve tappezzare la casa.
Basta cambiare una tovaglia, due cuscini, e uno strofinaccio in cucina.

✔️ Colori consigliati: bianco lino, verde salvia, giallo tenue
✔️ Texture naturali: cotone grezzo, lino, canapa
❌ No a tessuti sintetici che fanno fruscio ogni volta che ti muovi

🕯️ 4. Odori di stagione

Le candele di cannella e vaniglia ora urlano dicembre.
Sostituiscile con profumi freschi e leggeri:

  • limone + menta
  • fico + foglie verdi
  • cotone + brezza di balcone (o quello che ci assomiglia)

📌 Non serve accendere. Basta lasciare il tappo aperto. Eleganza passiva.

🥚 5. Se proprio vuoi decorare… fallo con ironia

Un solo oggetto pasquale. Uno.
Che sia vintage, poetico, o ridicolo ma con personalità.

✔️ Un uovo di ceramica fatto da tua zia nel 1998
✔️ Una gallina stilizzata con sguardo accigliato
✔️ Un segnaposto con il tuo nome scritto male (e affetto vero)

📌 L’importante è che non sembri comprato all’ingrosso ieri notte in panico.

Decorare per Pasqua non vuol dire riempire ogni superficie.
Vuol dire rimettere in dialogo la casa con la stagione.

Un ramo, una tovaglia, una finestra pulita.
E magari, una colomba sul tavolo che non è solo estetica.

La primavera non ha bisogno di didascalie.
Basta farle spazio.