Primavera, è tempo di scoprirsi: collo e décolleté sono tra le prime parti del corpo che vengono “liberate” da sciarpe e maglioni invernali. Ma sono anche due zone particolarmente delicate che possono mostrare più facilmente i segni del passaggio del tempo.
«Per questa stagione, i trattamenti di ringiovanimento sono all’insegna della dolcezza e della semplicità; quindi trattamenti mini invasivi che richiedono una sola seduta», osserva Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano. «L’area del collo e quella del décolleté sono particolarmente sensibili: qui la pelle rischia di assottigliarsi più facilmente, perdendo tono e volume, e mostrando delle rughe che si delineano in senso sia verticale sia orizzontale. In più, sono aree soggette a macchie».
Nella zona del collo sono essenzialmente tre le problematiche che possono presentarsi. «Parliamo di lassità, quindi un cedimento della pelle; di raggrinzimento, dovuto per lo più ad un assottigliamento della pelle stessa e delle cosiddette “collane di Venere”, ovvero le piccole rughe che vanno a distendersi orizzontalmente sul collo», dice Gilardino. Per il décolleté, le problematiche sono simili: «C’è tendenzialmente un assottigliamento della cute che rischia di accentuare, anche in questo caso, le piccole rughe».
Le tecniche di intervento sono diverse. «Gli ultrasuoni focalizzati sono un’ottima risposta alla lassità della cute: hanno la capacità di penetrare in profondità nel tessuto, raggiungere la fascia dei muscoli, e lì rilasciare energia sotto forma di calore che provoca una rigenerazione cellulare con la produzione di collagene. È questo l’elemento strutturale più importante della pelle, in quanto garantisce forza, resistenza ed elasticità», spiega Gilardino. «Si tratta di un trattamento indicato sua per il collo sia per il décolleté e che richiede una sola seduta. Non presenta particolari controindicazioni e non ha effetti collaterali».
Per rendere la pelle più luminosa c’è anche la tecnologia Led. «È una tecnologia sicura che sfrutta la potenza della luce – semplifica la specialista -. I manipoli che vengono utilizzati permettono di sfruttare appieno le proprietà benefiche di fotobiostimolazione indotte dalle lunghezze d’onda dei led, direttamente a contatto con la zona da trattare. L’effetto è rigenerativo e, al contempo, permette di attenuare le macchie della pelle. Anche se, nei casi specifici di macchie cutanee, è più indicata la luce pulsata». Come per gli ultrasuoni focalizzati, «i Led sono una tecnica indolore, sicura e priva di effetti collaterali», precisa la specialista.
Anche le “punturine” tornano utili per il collo e il décolleté. In particolare «l’uso di filler a base di idrossiapatite di calcio», sottolinea Gilardino. «Un filler che, utilizzato in una formulazione molto diluita, non solamente ha un effetto riempitivo dove la pelle mostra maggiori grinze, ma anche ha un forte potere ristrutturante perché stimola a sua volta la produzione di collagene. Abbina quindi un’azione di stimolo a quella meccanica di riempimento».
Per rafforzare questi tre trattamenti è possibile alternare anche delle sedute di biorivitalizzazione, trattamento che aiuta la pelle nel processo di ringiovanimento.
Conclude la dottoressa: «Tutti questi trattamenti richiedono un minimo impegno, tendenzialmente una sola seduta. È possibile vedere gli effetti positivi a distanza di qualche settimana. È importante affidarsi sempre ad un medico specializzato».