Chicchignola è considerata la più bella commedia di Ettore Petrolini. Sandro De Feo ebbe a scrivere in proposito; “Chicchignola anticipa, di una trentina d’anni quel processo di disintegrazione della lingua operata ai giorni nostri da Ionesco.” Chicchignola è un pover’uomo onesto ed intelligente che tira avanti la vita costruendo e vendendo giocattoli su un carrettino per le strade di Roma. Si occupa di “scemenzuole e giocarelli”.  Soltanto perchè è un galantuomo, i furbi, gli egoisti, i mascalzoni, lo reputano un cretino capace di subire ogni torto, ogni affronto, ogni ingiuria e ogni inganno; non escluso quello di essere fatto cornuto dalla propria amante, Eugenia, col suo migliore amico, Egisto, un norcino furbo, pieno di soldi ”sporchi di salumi”.  Il candore non è però cecità, Chicchignola non ignora la realtà, se la filtra dentro per rivelarla idiota e perciò traducibile in pagliacceschi accordi di parole ma per non scoprirsi bisogna che lui stesso si mostri pagliaccio e così reagisce con uno scherzo crudele.: travestito da ladro, va a rubare nella sua stessa casa, coglie in flagrante i due, impone alla coppia tutta una serie di umiliazioni, con tre colpi di “pistoletta scacciacani” fa scappare il salumaio Egisto, dimostrando ad Eugenia tutta la vigliaccheria dell’amante.  Infine scopertasi una vena di pittore di qualche qualità, Chicchignola risale la scala sociale, di cui aveva raggiunto l’ultimo gradino, e si prende la soddisfazione di portare via la donna ad Egisto, per restare alla fine solo con le sue “scemenzuole e giocarelli” consapevole ormai che tale è il destino di un uomo intelligente in un mondo di furbi. La commedia fu rappresentata per la prima volta nel 1931 al Teatro Manzoni di Via Urbana a Roma (ormai inesistente)  poi al Teatro Argentina e al Quirino sempre a Roma, l’anno dopo fu portata a Parigi con un successo internazionale straordinario. Nel 1942 Raffaele Viviani, amico di Petrolini e con il quale aveva fatto un patto, che il primo dei due che rimaneva in questo mondo avrebbe rappresentato un’opera dell’altro, la ripropose al Teatro Quirino. Roma. Teatro ParioliDal 1° al 13 Dicembre