A distanza di quattro anni dall’acclamato Super Size Me, Morgan Spurlock ci riprova. Se nella precedente “avventura autolesionista” era riuscito a mangiare per trenta giorni solo alimenti della nota catena di fast food McDonald’s, per vederne i divastanti effetti sul suo organismo, questa volta con Che fine ha fatto Osama Bin Laden? il filmaker statunitense alza il tiro. Con un bambino in arrivo si fa impellente la necessità di rendere il mondo un posto più sicuro. Morgan decide di intraprendere quello che nessuna squadra operativa speciale è riuscita a fare. Mette all’opera la sua assoluta mancanza di esperienza, preparazione e competenza per dare la caccia  all’uomo più pericoloso e ricercato del pianeta: Osama Bin Laden. L’epica ricerca ha inizio a New York e fa il giro del mondo. Morgan Spurlock attraversa Egitto, Marocco, Israele, Palestina, Arabia Saudita, Afghanistan e si avvicina più che mai al cuore di tenebra, le regioni tribali del Pakistan, in cerca del “barbuto”. Lungo il percorso interroga esperti ed imam, dà una mano all’esercito israeliano a disinnescare bombe, scopre la teoria del complotto che collega Al Qaeda al film Babe-Maialino. Coraggioso partecipa ai raid dei militari americani in Afghanistan. Nel frattempo sviluppa una comprensione più profonda delle radici dei conflitti che oggi turbano il mondo. L’epilogo della sua (e non solo) “missione impossibile” lo porterà ad un quesito: vale la pena catturare Osama Bin Laden per far tornare la pace? Morgan Spurlock ha la risposta.