La seduzione e il vizio, la passione e la morte: sarà Carmen a mettere il sigillo sulla stagione estiva 2009 del Teatro dell’Opera. L’eroina più famosa di Georges Bizet (che sopravvisse appena tre mesi al debutto, negativo, del 3 marzo1875 all’Opéra-Comique di Parigi) alle Terme di Caracalla avrà il fascino e la voce di una stella della lirica internazionale: il mezzoprano lettone Elīna Garanča, per la prima volta su un palcoscenico italiano.  Con lei l’Orchestra, il Coro preparato da Andrea Giorgi e il Corpo di Ballo diretto da Carla Fracci. La “prima” mercoledì prossimo 29 luglio, come di consueto alle nove di sera. Sette le repliche: venerdì 31, sabato 1, domenica 2, mercoledì 5, venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 agosto. Sul podio il maestro inglese Karel Mark Chichon. Regia, scene, costumi e disegno luci sono affidate alle esperti mani di Renzo Giacchieri, attento a riscoprire il valore autentico della musica e della trama. Alessandra Panzavolta firma la coreografia. Agostino Angelini collabora alle luci. Partecipa il Coro di Voci Bianche di Roma diretto da Josè Maria Sciutto.  Bizet ispirò il suo capolavoro all’omonima novella di Prosper Mérimée, scrittore e archeologo, cui attinsero liberamente i librettisti Henri Meilhac e Ludovic Halévy. La scena si dipana in Spagna, tra Siviglia e i boschi d’Andalusia, siamo attorno al 1820, e si impernia sulla zingara anticonformista (con Elīna Garanča si alterna Irini Karaianni) che avviluppa in un gioco di amore e di odio il fragile brigadiere Don José (il ruolo tocca a Walter Borin, Andrea Carè e Warren Mok).  Il torero Escamillo è interpretato da Carlo Colombara e Dario Solari. La contadina Micaela, figura femminile opposta alla conturbante sigaraia, spetta a Ermonela Jaho, Francesca Sassu e Mina Yamazaki. Sabrina Testa indossa i panni di Frasquita, Milena Josipovic di Mercedes, Gabriele Ribis di Dancairo, mentre Mario Bolognesi è Remendado, Mario Bellanova è il tenente Zuniga, Roberto Accurso è Morales.