Non solo gli uomini. L’Alopecia, cioè la progressiva perdita dei capelli, oggi è molto diffusa anche tra le donne ed è un fenomeno in aumento. Sono circa 4 milioni le donne italiane che convivono con questo problema, circa il 13% della popolazione femminile.

Si tratta principalmente dell’Alopecia androgenetica, più comunemente diffusa tra gli uomini: ne soffre complessivamente il 39% della popolazione maschile e all’età di 50 anni interessa almeno la metà degli uomini ed il 30% delle donne. Nelle donne, in particolare, la perdita di capelli comporta ripercussioni psicologiche ben più gravi, legate alla percezione di un danno considerevole alla propria immagine.

Il fenomeno, nelle donne, colpisce in fasi differenti della vita e può avere un esordio possibile già in pubertà e dopo la gravidanza. Ma è soprattutto con il sopraggiungere della menopausa che si manifesta in maniera più frequente. La comparsa dell’Alopecia è dovuta principalmente all’ipersensibilità e all’equilibrio ormonale, in particolare alla variazione del livello degli estrogeni (ormoni tipicamente femminili presenti in età fertile, che contribuiscono anche alla salute dei capelli) e gli androgeni. Per questo la calvizie femminile sopraggiunge soprattutto durante la menopausa, periodo in cui si abbassa il livello degli estrogeni, ma può manifestarsi anche nelle altre fasi di sbalzi ormonali, come l’adolescenza, la gravidanza e dopo il parto.

Altra forma di Alopecia, anch’essa invalidante, è quella areata, che comporta la perdita di capelli “a chiazze”, con singola chiazza o multiple. È molto comune in età pediatrica ma può colpire anche gli adulti ed è un processo autoimmune.

Per le donne la perdita dei capelli può avvenire anche per altri fattori, non dipendenti da una predisposizione genetica o cause ormonali. Ne è un esempio l’Alopecia cosiddetta traumatica o da trazione, dove la perdita di capelli può essere provocata dall’abitudine di pettinare o trattare i capelli in maniera eccessivamente traumatica, per esempio con trecce molto strette o l’utilizzo eccessivo di piastre o trattamenti con temperature elevate che danneggiano il fusto dei capelli.