Dall’Alto Adige alla Campania, da Roma a casa nostra, in estate il problema dei cattivi odori provocati dagli avanzi alimentari torna all’ordine del giorno causando insofferenza e disagi. Se da un lato vi sono i classici rimedi della nonna come le bucce di limone, l’aceto e il bicarbonato, perché non affidarsi a una tecnologia rispettosa dell’ambiente che agisca direttamente alla fonte?

È questo l’obiettivo del dissipatore alimentare domestico (o comunemente chiamato tritarifiuti) che dopo il grande successo riscosso nei paesi anglosassoni e scandinavi, si sta ritagliando un posto al centro del panorama italiano.

Protagonista del mercato, nonché inventore del dissipatore, la multinazionale americana InSinkErator (http://www.insinkerator.it) che ha appena presentato un serie di prodotti che non solo permettono l’eliminazione degli odori ma semplificano la vita in cucina combinando praticità e tecnologia.

Dalla Serie 46, 56 e 66 al nuovissimo Evolution 150, vari modelli per differenti esigenze a seconda della composizione del nucleo familiare. Posizionato comodamente sotto il lavello e integrato con facilità e discrezione, il dissipatore permette di eliminare ogni tipo di avanzo organico direttamente nel lavandino. Nessun processo chimico e nessuna lama, solo innumerevoli martelletti che svolgono movimenti rotatori ad altissima velocità sminuzzando in parti finissime questi alimenti fino al raggiungimento di uno stadio semi liquido che ne permette l’eliminazione fra le acque chiare. Basta premere un pulsante e la meccanica farà il resto. Il sacchetto dell’umido diventa un lontano ricordo così come gli odori da esso provocati.

Evolution

“Per noi – conferma Ashley Munden, Managing Director Europe-Russia di InSinkErator – è una ragione d’orgoglio poter dire di realizzare un prodotto che non solo semplifica notevolmente la vita in cucina, ma che contribuisce alla difesa del pianeta. Casi emblematici sono, ad esempio, quello svedese e quello kenyota. A Surahammar, il Comune ha dotato i cittadini di dissipatori alimentari InSinkErator ottenendo risultati notevoli in termini di riduzione di rifiuto inviato in discarica. Nel corso di dieci anni, 3500 di 7000 abitazioni sono state fornite di questo prodotto, con il risultato di ridurre il rifiuto in discarica dalle 3600 tonnellate/anno nel 1996 alle 1400 del 2007 (= una penetrazione del 50% dei dissipatori ha provocato un risparmio di ben oltre il 60%). Potenzialmente – conclude citando uno studio realizzato pochi anni fa – se tutti i 22 milioni di famiglie italiane fossero dotate di questo sistema, si verificherebbe un decremento di costi pari a ben oltre mezzo miliardo di euro all’anno.”

Il dissipatore alimentare come presente e futuro di una cucina sostenibile dove tecnologia e buon senso vanno di pari passo: il caldo non fa più paura e i cattivi odori scompaiono con un semplice clic!