Il programma di Archeologia d’estate prevede l’apertura nel Foro Romano e sul Palatino di siti da lungo tempo chiusi al pubblico a cui si aggiungono visite guidate notturne della mostra Divus Vespasianus nella splendida cornice del Colosseo, oltre a spettacoli serali con ingresso gratuito nelle quattro sedi del Museo Nazionale Romano: Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo, Crypta Balbi, Palazzo Altemps. La stagione estiva si chiuderà il 30 settembre, con una sospensione durante il mese di agosto.
 Obiettivo dell’evento è invitare innanzi tutto i cittadini romani a riscoprire luoghi dimenticati, eppure quotidianamente sotto gli occhi di tutti, e poi accompagnare i visitatori provenienti da tutto il mondo a vedere l’archeologia sotto una luce diversa.  Una notte al Colosseo, illuminato da una mongolfiera che brilla sull’arena come la luna piena, i cortili di Palazzo Altemps e di Palazzo Massimo che risuonano delle note di Vivaldi eseguite dall’affermata orchestra de “I Musici” e dei suoni del tango argentino, dei madrigali, dei versi della poesia latina sono solo alcuni degli appuntamenti ai quali si abbina la visita delle antiche collezioni d’arte romana conservate nelle sale dei musei.  Alle Terme di Diocleziano i materiali protostorici e le epigrafi non resteranno un linguaggio muto perché, accompagnati dalle direttrici del museo, la lettura delle parole incise su frontoni, stele, are e sarcofagi non avrà più segreti e sembrerà quasi un gioco da ragazzi scioglierne il mistero. Anzi, il visitatore è invitato a scegliere l’opera di cui vuol conoscere e approfondire la storia, creando uno scambio interattivo con chi dirige il museo che potrà coglierne suggerimenti e curiosità. Da qui il titolo di questi incontri: Il museo che vorrei. Scelgo e scopro.  Alla Crypta Balbi, poi, ci si stupirà di non trovarsi in un museo come gli altri, perché al suo interno nasconde lo scavo di un intero quartiere tardo romano che visse la trasformazione della capitale dell’Impero Romano in una città stremata dalle invasioni barbariche, ma pronta ad affrontare i primi decenni del Medioevo.

Il Foro Romano e il Palatino apriranno alternativamente luoghi da tempo inaccessibili come la Casa dei Grifi, la Casa di Livia, l’Aula Isiaca nella Loggia Mattei rivelando magnifici affreschi, e ancora l’Oratorio dei Quaranta Martiri e il Tempio di Romolo appena restaurati.

Per informazioni:www.pierreci.it