“Non sono arrivate disdette di alcun tipo e non abbiamo avuto segnali negativi”.Sarà forse perchè l’economia che rappresentiamo ha i piedi ben piantati per terra o perchè l’onda della crisi qui non è ancora arrivata, ma siamo ottimisti”. Così Roberto Burdese, presidente di Slow Food che ha organizzato l’evento con la Regione Piemonte e la Città di Torino, in visita ai padiglioni del Lingotto e dell’Oval.L’area espositiva, infatti, è cresciuta, rispetto al 2006, del 18% ed ha superato i 62mila metri quadri: le bancarelle circa 432, gli stand 188, le aree di ristorazione 26. Burdese ha, così, spiegato che questa settima edizione è rivolta principalmente all’impegno di ridurre l’impatto ambientale, rifiuti e produzione di C02, del 50%, al fine di “esportare un modello di fiera ecologicamente sostenibile”. Il presidente di Slow Food, ha, poi, dichiarato che la rassegna è indirizzata anche all’educazione alimentare, “perchè vogliamo lasciare che il cibo buono, pulito e giusto entri nella quotidianità, e non sia solo una prerogativa dei cinque giorni della rassegna. Per questo motivo il 46% degli spazi del Salone saranno destinati ad attività didattiche o a degustazioni guidate”.