Siamo nel 1874. Anna Karenina (Keira Knightley) è la bellissima moglie di un ufficiale governativo di alto rango (Jude Law) al quale ga dato un figlio. La sua posizione sociale è altissima, la sua reputazione impeccabile. Una lettera di suo fratello Oblonsky, dongiovanni impenitente la spinge a partire per Mosca. In viaggio, Anna conosce la contessa Vronsky e, alla stazione, suo figlio (Aaron Johnson), un affascinante ufficialre di cavalleria. Da quel momento il destino dei due amanti sarà irrimediabilmente segnato. Tolstoj scrisse un romanzo accessibile in termini di emozioni attraverso una straodinaria analisi dei personaggi. E Wright, grazie anche alla sceneggiatura di Tom Stoppard, entra nel cuore di Anna e di tutti i personaggi, prendendo in considerazione l’amore della società imperiale russa negli anni ‘ 70 dell’Ottocento. Con una decisione coraggiosa, e sicuramente azzeccata, invece di girare in location russe punta sull’approccio teatrale.”Anna interpreta il ruolo della moglie premurosa fino a che non incontra il Conte Vronsky,  tutti gli altri nella sua cerchia, recitano sempre. Così, il regista pensa bene di ambientare il film in un teatro. Gli stessi attori abbracciano il concetto di teatro interpretando i loro ruoli senza la consapevolezza dell’artificio che li circonda.Anche la coreografia, essenziale in questo film, gioca un significato allegorico:durante i 130 minuti della sequenza appaiono circa due dozzine di ballerini professionisti in una grande varietà di forme.Insomma una miscela esplosiva che attrverso gli sforzi dell’intero cast, prende il pubblico trasportandolo non solo nella Russia del XIX secolo, ma anche all’interno dello sfaccettato mondo dei personaggi. Soprattutto nel mondo di Anna che Keira Knightley, interpreta con arte e talento maturi. La sua non è un’avventuretta piacevole e leggera. Per lei è come avere tardi l’opportunità di vivere la sua vera vita. Minando, così, la sua reputazione. Emblematica la frase: Ha fatto peggio che infrangere la legge, ha infranto le regole.