Suggestione, evocazione, tuffo nel passato. Questo è  il Silvano Toti Globe Theatre o meglio il “Teatro di Villa Borghese” che riapre i battenti il prossimo 3 luglio per una stagione ricca di pièce e novità a cominciare dalle due le iniziative fuori programma. Il prossimo 18 giugno sarà di scena l’associazione umanitaria Medici senza Frontiere, per la serata “Notte senza frontiere”: parole, musica e fotografia, condotta da Mixo e Betty Senatore. Parteciperanno all’evento Valerio Mastandrea e Fabio Volo, che intervisteranno gli operatori umanitari di Msf, mentre Stefano Benni, Sonia Bergamasco, Andrea Giordana, Alberto Rossi, Lina Sastri e Milena Vukotic si alterneranno in una staffetta teatrale accompagnati dalla musica di Dhafer Youssef. Non finisce qui. Verso la fine della serata si esibiranno artisti come Eugenio Finardi, Irene Fornaciari, Andrea Mirò, la Titubanda e il Gruppo A&K. Il secondo evento speciale (23 giugno) è dedicato alla messa in scena tutta italiana di Poliziano l’unico testo teatrale, sconosciuto, scritto da Edgar Allan Poe del quale ricorre il bicentenario della nascita. La regia è di Riccardo Reim, che ha pensato ad una lettura del testo alla luce dell’opera successiva della scrittore inglese. E ancora. Tra i progetti del “Friends of the Silvano Toti Globe Theatre”, la neonata associazione culturale per promuovere la visibilità del teatro, “Globe Theatre nelle scuole romane” per promuovere la conoscenza del teatro nelle scuole attraverso la produzione di spettacoli studenteschi e premi. Ricchissima la programmazione shakespeariana. Si comincia con “Il Mercante di Venezia”, dal 3 al 12 luglio firmato da Loredana Scaramella. “Sogno di una notte di mezza estate” in scena dal 25 luglio al 2 agosto per la regia di Riccardo Cavallo. Mentre Daniele Salvo ci presenta ‘“Otello” dal 7 al 14 agosto e dal 18 al 30 agosto. Per i nuovi allestimenti, “La bisbetica domata”, in scena dal 4 al 20 settembre, per la regia di Marco Carniti e “Troppu trafficu ppi nenti”, adattamento teatrale della celebre commedia “Molto rumore per nulla”, una rilettura in chiave siciliana. Il testo è di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, che cura anche la regia. Non vi resta che entrare, una sera d’estate, nel cerchio di legno per dare forma ai sogni e alla fantasia.