Il cartellone 2010 valorizza l’impegno dell’Orchestra, del Coro curato da Andrea Giorgi, del Corpo di Ballo diretto da Carla Fracci, dei tecnici e delle maestranze innanzi tutto con il grande repertorio italiano che segna l’offerta di lirica: tre titoli di Verdi (Falstaff apre il 23 gennaio, Aida e Rigoletto a Caracalla), due di Puccini (Madama Butterfly e Tosca), poi Boito (Mefistofele), Donizetti (Roberto Devereux) e Cilea (Adriana Lecouvreur), cui si accosta Manon di Massenet. In vari casi produzioni assenti da Roma da decenni. La danza ruota sul ritorno di tre capolavori (Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta), sulla riedizione di un classico senza tempo (Sylvia), su una rara coreografia sovietica (Il papavero rosso) e sei creazioni in agenda al Teatro Nazionale. Dove spicca il nuovo lavoro di Adriano Guarnieri (Tenebrae) sui testi di Massimo Cacciari. In totale sono 11 le opere (78 recite) e 14 i balletti (84 recite), più due concerti. Da oggi al 12 dicembre spazio al botteghino per i neoabbonati, dal 15 dicembre in vendita i biglietti degli spettacoli. Chiuderà la stagione 2009 con una Traviata da record, avrà di nuovo i riflettori per l’apertura della stagione 2010: Franco Zeffirelli (nel 1963-64 ne plasmò una memorabile edizione) firma le scene e la regia di Falstaff in cartellone dal 23 fino al 31 gennaio per otto recite. L’ultima opera composta dall’ottuagenario Giuseppe Verdi, che vide la rappresentazione del 1893, manca nella capitale da un ventennio. Sul podio va l’israeliano Asher Fisch, conteso dai maggiori templi musicali d’Europa e d’America, che nel 2008 al Teatro dell’Opera diresse l’opera-evento Viaggio alla fine del millennio con il libretto dello scrittore Abraham B. Yehoshua. Due serate saranno affidate alla bacchetta di Andriy Yurkevych.Costumi d’autore di Maurizio Millenotti, acclamato e pluripremiato dal cinema mondiale. Renato Bruson guida una compagnia in cui svetta Daniela Dessì attorniata, tra gli altri, da interpreti del rango di Ruggero Raimondi, Juan Pons e di Carlos Álvarez al debutto romano. Nuovo allestimento. Orchestra e Coro del Teatro. Dal 16 al 23 marzo, dopo un’assenza di mezzo secolo, riappare all’Opera Mefistofele del poliedrico musicista-scrittore Arrigo Boito che la compose nel 1868 e la revisionò in modo drastico nel 1875, dipingendo la lotta tra il bene e il male, tra l’ideale e la realtà. Dirige il maestro Renato Palumbo. La regia è nelle esperte mani di Filippo Crivelli. La scena si basa sui bozzetti di Camillo Parravicini, caposcuola della scenografia italiana, che proprio all’Opera di Roma avviò e sviluppò una carriera prestigiosa. Cast internazionale: dal basso bulgaro Orlin Anastassov al tenore statunitense Stuart Neill, al nostro soprano lirico Amarilli Nizza. Sette le recite. Nuovo allestimento. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro. Nove recite per l’attesa Tosca di Giacomo Puccini che proprio sulle tavole del Costanzi nacque il 14 gennaio 1900: vedremo un allestimento che ricostruisce quello originale della prima esecuzione con le scene e con i costumi disegnati dal pittore e scenografo tedesco Adolf Hohenstein (molto gli deve la grafica pubblicitaria in Italia) cui ridaranno forma Maurizio Varamo e Anna Biagiotti, i due pilastri dei Laboratori e della Sartoria del Teatro. Sul podio Fabrizio Maria Carminati. Regia di Andrejs Žagars, che guida l’Opera Nazionale di Riga. Tra i cantanti spicca la duttile, avvenente bulgara Svetla Vassileva. Dal 1° all’11 aprile. Orchestra e Coro del Teatro. Si salta al 18 maggio, per il secondo titolo di Puccini, con la “prima” di Madama Butterfly: Daniel Oren torna sul podio, un podio dove è di casa da tempo, per dirigere dieci recite fino al giorno 28. Scene di Aldo Rossi, costumi di Anne Marie Heinreich. La produzione è firmata da Stefano Vizioli, musicista e regista di lirica tra i più apprezzati della sua generazione, molto attivo anche all’estero. Tra le voci il soprano Xiu Wei Sun. Allestimento del Comunale di Bologna. Orchestra e Coro del Teatro. Ultimo titolo all’Opera, prima di spostarsi alle Terme di Caracalla per l’estate, sarà Manon di Jules Massenet: sette recite dal 17 al 24 giugno. Tocca alla bacchetta del maestro francese Alain Guingal. Scene di Paola Moro, costumi di Anna Biagiotti. La regia è di Jean-Louis Grinda. L’opéra-comique capolavoro del compositore francese manca a Roma dal 1983-84. Il soprano Annick Massis è la star della compagnia, nel ruolo della languida e ribelle protagonista. In coproduzione con l’Opéra di Montecarlo. In lingua originale, sovratitoli in italiano. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro. Al Teatro Costanzi si riprende in autunno con un altro titolo assente da oltre vent’anni:il 1° ottobre tocca a Roberto Devereux di Gaetano Donizetti (cinque recite in calendario fino al giorno 6) che è destinato alla sapiente direzione del maestro Bruno Bartoletti. Il regista Joseph Franconi Lee attinge all’edizione di Alberto Fassini, allievo-collaboratore di Luchino Visconti, scomparso nel 2005, che fa parte del patrimonio di allestimenti “doc” del Teatro. Scene e costumi di David Walker. Interpreti principali Gian Luca Terranova, Carmela Remigio, Alberto Gazale e Sonia Ganassi che torna nel Teatro dove ha avviato la sua carriera. Orchestra e Coro del Teatro. Ultimo appuntamento dell’anno (il 3 dicembre,Riccardo Muti inaugurerà con Moïse et Pharaon la successiva stagione 2010-2011) tornando così all’antica scansione del calendario – è dal 4 all’11 novembre per assistere ad Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea. Dirige Maurizio Arena. L’allestimento risale alla celebre versione curata dal regista Mauro Bolognini. Le scene spettano a Ettore Rondelli, i costumi a Maria De Matteis. È Martina Serafin, la carismatica austriaca, la grande attrazione, nei panni di una celebre attrice della Comédie Française. La affianca un’artista del valore di Giovanna Casolla. Tenore protagonista Marcello Giordani. Sei le recite. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro.