Composto nel 1841 per la moglie Clara, il Concerto in La minore op. 54 di Schumann nacque come Fantasia. Fu dopo un’esecuzione privata al Gewandhaus di Lipsia e dopo gli inutili tentativi di fare accettare all’editore la Fantasia così com’era che il compositore si accinse a trasformare la composizione in un concerto vero e proprio.  Tre i movimenti eseguiti da una pianista formidabile, Angela Hewitt. Allegro affettuoso con la celebre melodia che comprende note del tema composto da Clara nel Notturno op. 6, n.2, già usato da Schumann la prima volta nelle Davidsbündlertänze oltre all’evocazione della scena iniziale del secondo atto del Fidelio di Beethoven. Intermezzo, idillico e leggero, che si basa su due temi contrastanti. Mentre l’ultimo movimento, Allegro vivace, chiamato da Schumann Rondò in la, riprende Il tema del del primo movimento modificando il ritmo.Dedicata al compositore austriaco Haydn la seconda parte del concerto, nell’ambito della commemorazioni del bicentenario della morte avvenuta a Vienna il 31 maggio 1809. Esponente del classicismo musicale, considerato il padre della sinfonia, introdusse innovazioni considerate oggi caratteristiche dello stile “classico” di fine Settecento. Nella vasta produzione sinfonica (scrisse 108 sinfonie), 12 composizioni (dette Londinesi) tra le quali troviamo la Sinfonia n.101 conosciuta come La pendola o L’orologio.
Composta nel 1794, contiene tutta l’intensità espressiva del grande compositore e pur evocando l’ottimismo tipicamente settecentesco, trasmette una sorta di malinconia che sarà cratteristica della succesiva poetica romantica.