Chi avrebbe mai pensato che il miele potesse ispirare non solo grandi piatti, ma anche vere e proprie “colonne sonore”? Eppure, è ciò che accade quando assaporiamo i differenti mieli di Mieli Thun e ci lasciamo trasportare dalle loro sfumature aromatiche: ognuna sembra richiamare un genere musicale, un brano o un’atmosfera diversa. In questa prospettiva, vogliamo proporvi una playlist che, come un ponte tra gusto e suono, accompagni la degustazione dei mieli in un’esperienza coinvolgente per tutti i sensi.

1. Gusto e suono: una sinestesia intrigante

1.1 Colori, profumi e note musicali
Nel mondo del vino, da tempo si parla di “wine & music matching”; perché non provarlo con il miele? Ogni miele ha un bouquet di sentori e un carattere inconfondibile. Accostarvi un genere o un brano musicale significa amplificare l’esperienza sensoriale, creando una forma di sinestesia che coinvolge gusto, olfatto e udito.

1.2 Come organizzare un assaggio con musica
Se vogliamo rendere la degustazione un vero e proprio evento, possiamo preparare 11 calici (uno per ogni varietà di miele) e altrettanti brani in una playlist. Spesso basta mettere in play la canzone giusta, assaggiare il miele e lasciare che i due mondi si fondano. L’idea è quella di ricreare un “viaggio” in cui ogni tappa sia segnata da un cambio di gusto e colonna sonora.

2. La nostra playlist mielosa: 11 varietà, 11 generi musicali

2.1 Miele di Acacia – Pop leggero e spensierato

  • Caratteristiche: profumo di fiori bianchi, confetto e vaniglia bourbon. In bocca dolce e setoso, con una fresca nota di mandorla dolce.
  • Abbinamento musicale: un brano pop solare, dal ritmo gioioso e non troppo impegnativo. “Happy” di Pharrell Williams è il perfetto correlativo per l’estrema dolcezza e la leggerezza di questo miele.

2.2 Miele di Bosco – Rock/blues energico

  • Caratteristiche: odore forte e penetrante, retrogusto di zucchero di canna cotto, carruba, spezie nere e liquirizia. Ricco di sali minerali.
  • Abbinamento musicale: qualcosa di intenso e viscerale come il blues-rock. Pensiamo a un classico di Eric Clapton o un pezzo dei The Black Keys: suoni graffianti, ruvidi, che rispecchiano l’anima robusta di questo miele.

2.3 Miele di Castagno – Blues profondo

  • Caratteristiche: profumi di camomilla essiccata, note animali e di china; in bocca leggermente amarognolo e astringente, con richiami di tabacco bagnato e fava di cacao.
  • Abbinamento musicale: un blues lento, notturno, che racconta storie di passioni e malinconie. B.B. King o Muddy Waters possono essere l’accompagnamento ideale, con accordi lenti e vibranti che emergono come l’amaro del castagno.

2.4 Miele di Erica – Folk caldo e avvolgente

  • Caratteristiche: profumo di caramello, caffè e curcuma, con un palato generoso e un finale amarognolo.
  • Abbinamento musicale: il folk accogliente e un po’ rustico di artisti come Mumford & Sons o The Lumineers. Una chitarra acustica, voci calde e intime, proprio come il profilo complesso dell’erica.

2.5 Miele di Eucalipto – Jazz dal sapore umami

  • Caratteristiche: note di liquirizia, fungo secco, leggermente affumicato, bilanciato tra dolce e salato.
  • Abbinamento musicale: un pezzo di jazz lounge, capace di sorprendere con cambi di ritmo, improvvisazioni e scambi armonici. Pensiamo a un brano di Miles Davis in cui la tromba emerge come un aroma affumicato.

2.6 Miele di Limone – Bossa Nova frizzante

  • Caratteristiche: dolce all’inizio, poi una percezione acida evidente, “fresco e frizzante” sulla lingua, con finale agrumato.
  • Abbinamento musicale: la Bossa Nova brasiliana, con la sua leggerezza e un pizzico di malinconia tropicale. Un classico come “Chega de Saudade” di João Gilberto, che racchiude dolcezza e una freschezza esotica.

2.7 Miele di Marruca – Funk deciso e terroso

  • Caratteristiche: meno dolce, richiama cuoio, caramello, fieno aromatico e liquirizia, con note di mou e moka.
  • Abbinamento musicale: un groove funk energico, compatto, come un brano di James Brown o di Prince. Il riff di basso incalzante rispecchia l’intensità e la tonalità “terrosa” del marruca.

2.8 Miele Millefiori – Mashup di generi

  • Caratteristiche: mille possibili sfumature, dal balsamico al caramellato, dalla nota floreale al mentolato.
  • Abbinamento musicale: un mashup o una playlist eclettica che mescoli pop, rock, elettronica e world music. Oppure un brano che cambia stile a metà, mostrando la pluralità tipica dei millefiori.

2.9 Miele di Rododendro – New Age etereo

  • Caratteristiche: sentori di fiori bianchi e neve, con leggere note alpine, dolce e rotondo.
  • Abbinamento musicale: musica New Age o Ambient, come quella di Enya o Brian Eno, che richiama paesaggi innevati, atmosfere sospese e delicate come i fiori di montagna.

2.10 Miele di Tiglio – Classica dal tocco balsamico

  • Caratteristiche: bouquet deciso, quasi medicinale; in bocca rinfrescante e persistente, tra note agrumate e un finale amaro.
  • Abbinamento musicale: un brano di musica classica dalle sonorità intense, come un adagio di Mozart o un movimento di Beethoven. La rotondità dell’orchestra, con qualche tocco di archi vibranti, riporta all’effetto balsamico e ben definito del tiglio.

2.11 Miele di Arancio – Salsa / ritmi latini

  • Caratteristiche: fragranza di zagara, fiori di caprifoglio e melone giallo, dolce ma con sfumature leggermente fruttate e invitanti.
  • Abbinamento musicale: un brano di salsa o merengue – come la vivacità di Celia Cruz – per trasmettere la gioia solare e l’anima agrumata tipica di questo miele. Ritmi che fanno ballare e sorridere, proprio come il miele d’arancio.

3. Organizzare una degustazione con musica

Preparare i calici: 11 piccoli assaggi di miele, uno per ogni varietà.

  1. Playlist in ordine: stili e generi che seguano una traiettoria sensoriale, ad esempio iniziando con i toni più delicati (acacia, rododendro) e finendo con le note più forti (castagno, marruca).
  2. Note di degustazione: per ogni miele, scriviamo su un cartoncino gli aromi principali e i suggerimenti di abbinamento musicale. Questo aiuta gli ospiti (o noi stessi) a memorizzare le sensazioni.
  3. Spazio di condivisione: invitare i partecipanti a esprimere le proprie impressioni: se l’eucalipto per qualcuno richiama il jazz, magari qualcun altro si sentirebbe più ispirato da un brano rock. Il bello è proprio lo scambio di opinioni.

4. Il potere evocativo di una colonna sonora

Quando abbiniamo un cibo (in questo caso, il miele) a un brano musicale, stiamo dando vita a una forma di sinestesia: due sfere sensoriali differenti si uniscono, arricchendosi a vicenda. La colonna sonora è in grado di esaltare l’esperienza di degustazione: i ritmi lenti di un blues possono accentuare la sensazione amara e profonda di un miele di castagno, mentre la leggerezza di una canzone pop può sposarsi con la delicatezza del miele di acacia.

Un viaggio fra gusto e suono

  1. Con Mieli Thun, non abbiamo semplicemente un barattolo di miele, ma un universo di fragranze, storie e sapori che – abbinati alla musica giusta – possono regalarci un’esperienza unica, quasi meditativa. Dall’acacia dolce e spensierata, al bosco rock, fino al tiglio classico e all’arancio caraibico, ogni varietà porta con sé un’anima inconfondibile.

Sperimentare questa “playlist di nettare” significa aprirsi a nuove suggestioni, scoprendo che gusto e suono possono dialogare in modo armonioso e sorprendente.

Non ci resta che organizzare una serata con amici o appassionati, far partire i brani, aprire i vasetti di miele e lasciarci trasportare da un viaggio di emozioni per corpo e spirito.