La terapia forestale è stata definita come una “terapia basata sulla natura (o trattamento di intervento) specificatamente designata, strutturata e messa in opera per individui con uno specifico bisogno” (Bragg and Atkins, 2016). Si tratta in sostanza di un’attività basata sul contatto con la natura e finalizzata al miglioramento della salute fisica e mentale attraverso una pratica basata sull’attenzione senza sforzo e sul risveglio dei sensi. Gli effetti preventivi e curativi degli ambienti verdi sul benessere psicofisico sono stati documentati nella letteratura scientifica e numerosi studi suggeriscono che l’esposizione delle foreste è associata a una vasta gamma di benefici, che riguardano sia aspetti psicologici, sia fisiologici. In particolare alcuni studi sperimentali hanno dimostrato gli effetti dell’immersione nella foresta nella mitigazione dello stress e nell’induzione del rilassamento fisiologico, soprattutto per quanto riguarda i livelli di ansia.
Questo recente studio di coorte osservazionale firmato da ricercatori italiani prosegue il filone della ricerca in questo ambito valutando nello specifico se l’inalazione di composti volatili emessi dalle piante, nello specifico monoterpeni, possa produrre effetti specifici sui sintomi di ansia. Sono stati raccolti i dati di 505 soggetti, con una quota maggiore di donne (65%), che hanno partecipato a 39 sessioni di terapia forestale strutturata in diversi siti e più precisamente in 27 siti forestali montani remoti, 3 siti forestali collinari, 1 sito forestale remoto di pineta costiera, 7 parchi urbani in Italia e 1 sito forestale remoto di montagna in Carinzia, Austria. La distribuzione dei partecipanti nelle diverse fasce di età era la seguente: 18-29 anni (10%), 30-44 anni (19%), 45-54 anni (19%), 55-69 anni (42%) e oltre 70 (10%).
La concentrazione nell’aria di monoterpeni è stata misurata in ciascun sito e sono stati somministrati questionari STAI per valutare l’ansia di stato prima e dopo le sessioni di terapia forestale. I risultati dello studio sono stati molto incoraggianti e hanno mostrato, per la prima volta, che l’inalazione di monoterpeni emessi dalle piante, e in particolare di α-pinene, può produrre uno specifico effetto ansiolitico. Sulla base di questa evidenza, gli autori consigliano come raccomandazione pratica per aiutare a gestire i sintomi dell’ansia, la visita regolare a siti la cui aria è ricca di monoterpeni come l’α-pinene. L’inalazione di questi composti naturali durante una sessione di relax all’aperto di tre ore infatti può migliorare i livelli di ansia e contribuire positivamente al benessere dell’individuo. Questi risultati – concludono i ricercatori – evidenziano l’importanza di concentrarsi sull’ambiente come fonte di fattori molteplici che promuovono la salute e la necessità di promuovere politiche appropriate e di aumentare la consapevolezza sui problemi ambientali.
Fonte: Donelli D, Meneguzzo F, Antonelli M, Ardissino D, Niccoli G, Gronchi G, Baraldi R, Neri L, Zabini F. Effects of Plant-Emitted Monoterpenes on Anxiety Symptoms: A Propensity-Matched Observational Cohort Study. International Journal of Environmental Research and Public Health. 2023; 20(4):2773.
DA L’ERBORISTA