Il nome della ricotta deriva dal latino recoctus perché durante la sua produzione questo latticino, già comune presso i Romani, viene cotto per due volte. La ricotta non è tecnicamente un formaggio perché a differenza di questo non si ricava direttamente dal latte ma dal siero, che si ottiene durante la cagliata del formaggio. Proprio per questa ragione risulta molto più magra e digeribile dei normali formaggi e il suo utilizzo, anche al posto di panna o salse come la besciamella, permette di ottenere piatti più leggeri e squisitissimi. Inoltre le sue proteine sono di valore nutrizionale superiore rispetto alla caseina del formaggio.
Al momento dell’acquisto fate attenzione: spesso al siero vengono aggiunti latte o panna per ottenere un gusto più intenso. In questo caso la ricotta diviene più energetica e meno digeribile. Per capirlo, controllate l’etichetta nutrizionale se c’è: 100 g non dovrebbero superare le 140 calorie e il 12% di grassi. Infine, ricordate che al contrario di quella industriale, la ricotta fresca artigianale va consumata entro un paio di giorni dalla produzione, pena l’inacidimento.
Una ricotta (o quasi) fai-da-te
Ecco un’idea per produrre con facilità una simil-ricotta più ricca dell’originale, con ingredienti facilmente reperibili, come latte e panna. La “vera” ricotta, infatti, richiederebbe l’uso del siero che però non è facile da trovare. Tuttavia, il risultato di questa preparazione è un latticino dalla consistenza particolarmente morbida e dal gusto molto delicato, che in cucina può rappresentare un’interessante alternativa fatta in casa alla ricotta. Da provare!
Per 200 g di “simil-ricotta”
750 ml di latte intero
250 ml di panna fresca
2 cucchiai colmi di succo di limone
Mezzo cucchiaino di sale
• Coprite un setaccio con una garza sottile (o un telo di cotone molto fine) e sistematelo sopra un’ampia ciotola.
• Versate il latte, la panna e il sale in una pentola col fondo spesso. Fate scaldare, mescolando continuamente con una frusta, e portate a ebollizione. Abbassate la fiamma al minimo, unite il succo di limone e proseguite la cottura solo per 2 minuti: il latte inizierà a rapprendersi.
• Trasferite il composto raffreddato nel setaccio foderato e lasciate riposare a temperatura ambiente per un’ora circa. La parte grumosa resterà all’interno del setaccio, mentre la parte liquida colerà nel contenitore sottostante.
• Raccogliete i fiocchi nel setaccio una volta che smettono di colare e trasferiteli in un piccolo cestello da ricotta (oppure in un colino di bambù). Tenete il latticino in frigorifero per almeno 2 ore prima dell’uso.