Ispiratrici dei moderni hamburger, che hanno decretato il trionfo dei fast food, le polpette sono protagoniste della cucina popolare in tutti i Paesi del mondo. Fanno parte integrante delle ricette da mangiare per strada, dalle tapas spagnole, che propongono diverse varianti di crocchette di carne, pesce e verdure, alle classiche falafel mediorientali, polpettine di ceci fritte usate per farcire il pane insieme a verdure crude e yogurt. Ma non mancano nemmeno nella nostra tradizione casalinga, soprattutto come strategia per riutilizzare avanzi e ingredienti “poveri”. Non a caso una volta le polpette di ristoranti e gastronomie erano considerate tabù, ci si teneva a debita distanza da preparazioni di cui non si poteva controllare accuratamente gli ingredienti. È una regola che vale la pena rispettare ancora oggi, tanto più con le polpette di carne. Via libera, invece, alle polpette fatte in casa, con ingredienti di prima qualità. Quelle vegetariane sono particolarmente appetitose e consentono di presentare con successo ai bambini anche ingredienti spesso poco apprezzati, come molte verdure e legumi.
Non solo fritte
Molte ricette tradizionali prevedono di friggere le polpette in abbondante strutto, o in olio di semi. Il risultato è spesso appetitoso a patto che l’olio sia di prima cottura, altrimenti risulta amaro o rancido), ma poco digeribile e supercalorico.
Ecco un’alternativa per ottenere lo stesso effetto croccante e dorato (che piace tanto ai bambini) senza questi inconvenienti.
• Scaldate bene una padella antiaderente dal fondo pesante, aggiungete alcuni cucchiai di olio extravergine d’oliva e, appena si è scaldato (ma prima che fumi) mettete le polpette.
• Proseguite la cottura, a fiamma medio bassa, senza coperchio, finché in superficie si è formata, da entrambi i lati, una leggera crosticina dorata, evitando bruciacchiature.
• Una volta effettuata la doratura, per assicurare la cottura interna, cuocete ancora qualche minuto con il coperchio. Altra possibilità: le polpette vengono ottime anche cotte al vapore, o stufate in brodo, o sugo di pomodoro.