Lusso o necessità, forma o funzione? La scelta degli arredi di una casa moderna non segue specifiche tendenze, a non aderisce a statici canoni di purezza, ma segue piuttosto i criteri della semplicità, della funzionalità e della bellezza. Dai pezzi più cult del periodo modernista alle interpretazioni, sperimentazioni e alternative più confortevoli, l’interno contemporaneo accoglie una gamma infinita di stili e periodi.
Se le stanze sono espressioni personali, i pezzi che le arredano lo sono ancor di più: chi mai vorrebbe una camera dipinta in un colore che non gli piace, o una sedia che trova brutta? Un certo eclettismo non è bandito, pur nel rispetto dell’armonia, tra le varie componenti che concorrono all’atmosfera generale.
In un decoro così articolato un’autentica sedia vintage si inserirebbe a meraviglia, come anche la sua versione “Ghost”, abbinata a Soozy, il tavolino firmato Enrico Cesana per Caoscreo. Per ottenere un magnifico interno la regola numero uno è proprio non conformarsi ad un unico stile, ma rimanere il più possibile versatili. È proprio il contrasto a personalizzare e attualizzare spesso una casa.
Per chi non desidera confinare le proprie scelte ai pezzi disegnati dai Maestri modernisti, ma nutre un’ammirazione per la semplicità e l’utilità di quelle forme, nuovi design ne perpetuano i concetti chiave: arredi che riprendono linee e trame del design d’autore, rivisitandole con un taglio più contemporaneo.