Se siete alla ricerca di una mostra all’avanguardia, originale e diversa dal solito a Roma troverete quello che fa per voi: per la prima volta gli spazi interni ed esterni del Chiostro del Bramante, accoglieranno Crazy – La Follia dell’Arte Contemporanea, una mostra esplosiva, fuori dal comune che rifiuta gli schemi prestabiliti e si ribella alle regole.
La rassegna vedrà l’esposizione delle opere inedite di 21 artisti di rilievo internazionale e più di 11 installazioni site-specific, per visitarla non è previsto alcun percorso regolare o scontato, al contrario ogni sala e ogni opera sarà in grado di travolgere di stupore l’osservatore e farlo immergere completamente in questa “folle” atmosfera. Il tema della collettiva, infatti, è proprio la follia che, come l’arte, esce dai canoni ed è libera da ogni costrizione o luogo comune, le opere che vengono prodotte e osservate non sono più pura materia ma piuttosto emozione, sensazione, estasi. Molti di questi “folli” sono uomini d’arte che si studiano sui libri di storia e che vengono definiti “artisti” o “geni”, e l’artista per eccellenza è proprio colui che riesce a vivere sul confine quasi invisibile tra follia e genialità, facendo della pazzia lo loro forza.
Tra gli artisti chiamati a partecipare a questa “follia” ci sono nomi del calibro di: Alfredo Jaar artista, architetto, fotografo e regista cileno, che con i suoi neon, visibili anche dall’esterno del Chiostro, riesce a creare opere in cui il linguaggio della luce, dei video, delle foto e delle installazioni si fondono in un mix perfetto. Lucio Fontana, uno degli artisti contemporanei più importanti a livello internazionale, le sue creazioni sono tele monocromatiche con dei tagli al centro che sono diventanti un simbolo, un’icona dell’arte contemporanea.
Carlos Amorales, artista messicano che elabora e mescola tanti elementi opposti, le sue opere, infatti, variano dal disegno all’installazione, dalla perfomance al video, dall’animazione alla pittura e la sua sorprendente e ultramoderna capacità visionaria hanno fatto si che conquistasse la scena internazionale. Gianni Politi, artista romano che realizza opere astratte con materiali tradizionali oppure con il riutilizzo delle opere precedenti, tagliuzzate o sminuzzate. In questa rappresentazione collettiva si potranno ammirare anche le surreali creazioni di Anne Hardy, artista britannica che realizza creazioni facendo rivivere ciò che è stato scartato e che si trova ai margini delle strade ed eliminando completamente la presenza umana sostituendola dalla luce artificiale. Pur essendo stati creati ad hoc, osservando questi scenari si ha la sensazione di guardare una scena che abbia avuto un suo vissuto.
Tra le sale del Chiostro ci sarà un alternarsi continuo di emozioni e sensazioni, dalle colate di colori sfavillanti che si fondono per dare vita ad un’altra entità di Ian Davenport, fautore della modernità e maestro del nuovo astrattismo, si passa all’esperienza di una nuova percezione sensoriale e comportamentale grazie agli ambienti abitabili e praticabili di Gianni Colombo che coinvolgono completamente e direttamente gli spettatori, per arrivare all’immersione totalizzante di Fallen Fruit, due artisti californiani contemporanei, David Allen Burns e Austin Young che utilizzano la frutta come mezzo artistico per creare opere ed installazioni. Saranno presenti anche le creazioni di Hrafnhildur Arnardóttir- Shoplifter artista contemporaneo che utilizza capelli sintetici e naturali, di Massimo Bartolini che crea le sue opere mettendo in relazione l’uomo, la natura e gli spazi architettonici reinventando ambienti come una progressiva dimensione multisensoriale, e anche le opere di Alfredo Pirri, pittore italiano che nelle sue realizzazioni fonde diverse tecniche artistiche come la pittura, la scultura, l’architettura e l’installazione.
Ad invadere le sale ci saranno anche le opere di Petah Coyne, Janet Echelman, Thomas Hirschhorn, Tobias Rehberger, Anri Sala, Yinka Shonibare, Sissi, Max Streicher, Pascale Marthine Tayou, Sun Yuan & Peng Yu.
Crazy è una mostra capace di travolgere di emozioni lo spettatore che può ammirare le opere seguendo la narrazione che preferisce, le opere saranno distribuite in tutti gli spazi, anche in quelli più isolati e solitamente esclusi dai percorsi ordinari. Questa collettiva d’arte è un evento unico nel suo genere in un palcoscenico sublime come quello di Roma. A pochi passi dal sito culturale dove si terrà la mostra sorge l’Eitch Borromini, un hotel 4 stelle che oltre ad offrire un soggiorno magico grazie alla sua vista panoramica ed ai suoi ambienti eleganti e lussuosi, consente di raggiungere facilmente il Chiostro del Bramante ed i principali monumenti della Capitale.
Per raggiungere il sito culturale è ideale soggiornare all’Eitch Borromini, un’antica dimora storica a due passi dal Chiostro del Bramante e dai principali monumenti e al cui interno si trova anche la Galleria d’arte Borromini.