Piccola premessa prima di entrare nel merito dello studio. Per chi non lo ricordasse, il dispendio energetico totale, cioè la spesa energetica del nostro corpo, è dato dalla somma di tre importanti elementi.
Il metabolismo basale, ossia la somma dell’energia utilizzata per compiere i lavori interni necessari all’organismo, ovvero le attività vitali come la respirazione, il battito cardiaco e il lavoro dei diversi organi. In un individuo adulto il metabolismo basale incide per il 65-75% del dispendio energetico totale.
La termogenesi degli alimenti, equivalente al 10-12% è costituita dalla cosiddetta termogenesi indotta dalla dieta (Tid) o termogenesi alimentare. In pratica si tratta della quantità di calorie spese dall’organismo per digerire e trasformare i nutrienti in energia.
Il livello di attività fisica. Per arrivare al 100% della spesa energetica manca ancora il 10-15%: è quella dovuta al movimento, l’unico dispendio calorico che, volontariamente, possiamo controllare ogni giorno.
Masticare aumenta il dispendio calorico?
Conoscere le diverse componenti della spesa energetica rende più facile comprendere l’obiettivo e i risultati di questo interessante studio appena pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Tutti sappiamo quanto sia importante masticare bene i cibi. Una corretta masticazione facilita la digestione degli alimenti, prevenendo o alleviando i disturbi gastrici, e in più contrasta l’aumento di peso perché, favorendo il senso di sazietà, permette di fare pasti più equilibrati. Ma oltre a questi fattori – ormai acclarati dalla ricerca scientifica – si pensa che la masticazione aumenti il dispendio energetico sia per l’atto stesso del masticare che per la motilità intestinale successiva. Causando così un incremento della termogenesi indotta dalla dieta (Tid).
Per capire meglio quale possa essere l’impatto del peso della masticazione prolungata, un team di ricercatori della nipponica Università di Waseda ha deciso di verificarlo su un gruppo di volontari.
In precedenza, lo stesso team aveva scoperto che mangiare lentamente e con una masticazione approfondita non solo aumentava la Tid ma migliorava anche la circolazione sanguigna a livello addominale. Tuttavia non era chiaro in che misura il dispendio calorico fosse dovuto alla masticazione e quanto all’attività intestinale. Per trovare le risposte a questi quesiti, i ricercatori hanno progettato il loro nuovo studio mettendo a confronto tre prove effettuate dai partecipanti: una volta con cibo liquido, una con cibo solido da masticare, e una volta con un assaggio prolungato prima della deglutizione.
I risultati principali
In termini di fame e poi senso di pienezza nei tre gruppi non ci sono state differenze, mentre si sono verificate in termini energetici. Come descrive il professor Hayashi, uno dei principali autori della ricerca: “Dopo i pasti abbiamo riscontrato un aumento della termogenesi indotta dalla dieta che si è rivelata più alta a seconda della durata della masticazione e della durata della stimolazione del gusto. Ciò indipendentemente dall’influenza dell’attività intestinale”.
Inoltre è stato confermato l’effetto utile della masticazione sulla digestione perché in grado di stimolare una migliore circolazione sanguigna a livello del tratto gastrointestinale.
Insomma, questo studio ha evidenziato che masticare e gustarsi per bene ciò che si mangia – aumentando così il dispendio energetico – può comunque contribuire a mantenere un peso corretto, sempre ovviamente all’interno di una dieta salutare. Come conclude Hayashi: “Sebbene la differenza nel dispendio energetico per pasto sia piccola, l’effetto cumulativo raccolto durante più pasti, assunti ogni giorno e per 365 giorni all’anno, diventa sostanziale”.
E chissà, anche grazie a ricerche come questa, il consiglio di mangiare lentamente e di masticare a lungo potrebbe acquistare sempre più forza nelle linee guida di sana alimentazione e per contrastare il sovrappeso.