La cellulite non sarà più un problema. Dagli Stati Uniti arriva in Italia Cellfina, il trattamento approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per la lotta alla “buccia d’arancia”: con una sola seduta può dare effetti che durano fino a 5 anni, molto più di qualsiasi trattamento attualmente disponibile. «Un risultato del genere è possibile perché Cellfina è l’unico trattamento che recide, con estrema precisione, i setti fibrosi sottocutanei responsabili delle irregolarità e degli avvallamenti che preoccupano il 90% delle donne italiane»: a spiegarlo è Stefania Guerrini, medico estetico di Torino, tra i primi a sperimentare Cellfina in Italia e che propone questo trattamento in esclusiva per il Piemonte.
Come funziona Cellfina – La cellulite è una forma d’infiammazione del pannicolo adiposo sottocutaneo che può avere origini genetiche, metaboliche, ormonali e vascolari spesso aggravate da vita sedentaria e cattiva alimentazione. Questa infiammazione provoca l’ispessirsi e l’indurirsi dei setti fibrosi naturalmente presenti sotto la pelle, che viene tirata verso il basso riempiendosi di depressioni e avvallamenti: i “buchi” tipici dell’aspetto detto “a buccia d’arancia”. «L’azione di Cellfina – spiega la dottoressa Guerrini – è innovativa perché va a recidere in maniera precisa e controllata proprio i setti fibrosi retraenti, ottenendo così il rilascio della cute erendendo più omogenea e levigata la superficie della pelle. Occorre sottolineare che Cellfina è un trattamento indicato per una problematica precisa, quella della buccia d’arancia. Se l’obiettivo della paziente è la risoluzione di una lipodistrofia, allora occorre orientarsi su trattamenti che agiscono sul tessuto adiposo, abbinati ai quali Cellfina dà ottimi risultati per quanto riguarda il miglioramento dell’aspetto estetico della pelle».
Per chi è adatto e controindicazioni – La candidata ideale per il trattamento Cellfina è una donna tra i 18 e i 70 anni con cellulite su glutei e cosce, una pelle piuttosto elastica e una scarsa o moderata presenza di tessuto adiposo. Prima di proporre il trattamento viene fatta una accurata visita medica in cui si valutano gli inestetismi presenti, lo stile di vita e le aspettative della paziente. Non sono candidate ideali le pazienti con un grado elevato di lassità cutanea. Il trattamento è controindicato per le persone obese, in stato di gravidanza o con problemi di flebite.
«La cosa più importante da sapere è che Cellfina agisce sulla buccia d’arancia, non sul grasso in eccesso – sottolinea la dottoressa –. E in ogni caso, per il mantenimento dei risultati, è necessario seguire un’alimentazione appropriata e fare sport. Per questo io personalmente propongo sempre alle mie pazienti, pre e post trattamento, un servizio di consulenza con una nutrizionista».
Modalità e tempi di recupero– Il trattamento Cellfina si esegue in anestesia locale. Il medico utilizza un ago sottile a una profondità di 6-10 mm e grazie a una particolare piastra riesce a recidere i setti fibrosi sottocutanei in maniera omogenea e alla stessa altezza. La seduta dura circa 45 minuti (con variazioni che dipendono dall’ampiezza dell’area da trattare). Al termine la paziente ha solo un leggero edema, che si riassorbe in pochi giorni. «Nei primi 15 giorni dopo il trattamento si deve indossare una guaina elastica, dopodiché si può tornare a tutte le attività quotidiane. È in genere sufficiente una sola seduta, i risultati sono visibili da subito e hanno una durata dimostrata che va da i 3 ai 5 anni» afferma la dottoressa Stefania Guerrini.