Il risparmio energetico entra a gamba tesa nelle agende politiche di tutta Italia. Da tempo ormai una serie di servizi, come le lampade di sicurezza agli incroci, sono alimentate da pannelli solari, ma passare ai LED per l’illuminazione pubblica era un passo da fare molto importante. Una scelta che fa risparmiare alle casse pubbliche cifre considerevoli, che possono essere destinati ad altri servizi.
Un risparmio che, tra l’altro, viene quantificato tra il 10 o 12% dei consumi nazionali. Si tratterebbe infatti di sostituire le attuali lampade agli ioduri di metallo, e molte lampade ai vapori di mercurio, con dei LED in grado di consumare almeno la metà a parità di intensità luminosa. Dalle città alle case: anche le famiglie stanno cominciando a puntare con decisione su prestazioni e risparmio, per quanto riguarda l’illuminazione.
Dalla città alla casa: come risparmiare sulla luce
La trasformazione dell’illuminazione pubblica con l’installazione di LED avrebbe un costo d’impatto che dovrebbe ripagarsi, solo considerando la differenza sui consumi, in 5 o 6 anni. Nelle abitazioni private il risparmio si fa più sostanzioso e immediatamente calcolabile, già dalle prime bollette. Sostituendo le proprie lampadine con quelle al led si mette un primo tassello, ma non l’unico possibile.
Le famiglie italiane possono risparmiare sulla luce, prima di tutto considerando con attenzione le proposte sul mercato e le proprie abitudini di comportamento. Trovare un’offerta luce che sia capace di rispondere alle proprie esigenze, tra le proposte sul sito di Acea ad esempio, può essere un passo decisivo sulla strada del risparmio. Spesso viene sottovalutato l’impatto in bolletta di una scelta tarata sui propri comportamenti: è importante sottolineare come, tra famiglie e single, dipendenti e liberi professionisti, ci sia una grossa divergenza di usi, che va poi considerata in sede decisionale.
Le luci al led sono il futuro?
Una volta scelto con cura il piano energetico, bisogna muoversi per dotare di illuminazione a led tutta casa. Se è vero che le lampadine a LED hanno un costo iniziale più alto di quelle a basso consumo, assorbono la metà, hanno un’intensità luminosa diversa, meno irritante per gli occhi, e hanno una durata media intorno ai 5 anni. E se si tratta di sostituire le vecchie lampade a incandescenza, in questo caso non c’è neanche da pensarci, visto che la differenza di consumo è di 9 a 1.
Tra le altre cose le luci tradizionali, quelle con il filamento per intendersi, trasformano molta parte dell’energia consumata in calore e non in luce. E d’altronde è importante anche la durata e la produzione in termini di lumen, visto che un LED da 14 Watt produce lo stesso flusso luminoso di un’alogena da 100 Watt. Oramai il led è considerato il futuro: perfino la LEGO, durante l’edizione 2020 del LEGO World Copenaghen, ha presentato ufficialmente i suoi kit di illuminazione a LED. Non solo casa ma anche i giocattoli, oramai, saranno illuminati da luci a led.