Che siano medio-corto ultra chic, liscio e geometrico, long o short bob, ricci purchè naturali, tagli lunghi scalati o di derivazione seventies, l’importante è prendersene cura. Anche se non se ne ha voglia, ma alla “testa a posto” le italiane di certo non rinunciano.
Ecco quello che emerge da un sondaggio realizzato da Xiaomi, leader mondiale nella tecnologia con all’attivo centinaia di prodotti, anche per la cura dei capelli come il Mi Ionic Hair Dryer.
Come prima cosa, la community Xiaomi premia le tre star italiane con la chioma più bella. Per la giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli deve essere sicuramente una bella rivincita sapere che i suoi sono tra i capelli più desiderati d’Italia, dopo aver confessato di aver avuto un rapporto conflittuale con i propri capelli, sin da ragazzina. I ricci della giovane Iena Veronica Ruggeri sono sicuramente il sogno di molte donne dai capelli a spaghetto o dai ricci ingestibili, mentre Giorgia Palmas vanta la chioma più lucida e folta, da buona rappresentante della Sardegna.
Ma quanto tengono le donne italiane alla propria acconciatura? Molto, dato che il 42% si ostina con spazzola e phon finchè non raggiunge l’obiettivo prefissato, mentre il 28% camuffa ad arte il “disastro capelluto” con un sempre trendy bun spettinato. Non manca chiaramente un 27% che non se ne cura, ed esce così com’è.
Questa attenzione all’estetica però non si traduce per forza in un amore viscerale per l’hair care routine. Il 41% infatti, se potesse, si risparmierebbe volentieri la noia di asciugarsi i capelli, e per il 38% rappresenta addirittura una grande scocciatura. Solo il 9% lo ritiene una coccola, e il 12% un momento importante da svolgere al meglio per sentirsi perfetta.
Ma, volenti o nolenti, è un’operazione (più o meno impegnativa) dalla quale è difficile esimersi. Quasi l’80%, infatti, ammette di asciugarsi i capelli sempre o quasi sempre, con un 21% che durante l’estate, approfitta del caldo del sole e stacca la spina del phon, almeno per qualche mese.
Controvoglia, ma lo fanno bene: la maggior parte (52%) delle intervistate impiega tra i 10 e i 20 minuti ad asciugare i capelli, il 32% tra i 5 e i 10 minuti, e uno scarso 11% (probabilmente con un taglio più corto) non supera mai i 5 minuti.
E in questi lunghi e interminabili minuti, che si fa (oltre ad aggeggiare con gli attrezzi del mestiere)? Oltre a chi chiaramente si specchia (51%), c’è chi, per ingannare il tempo, chatta con le amiche (23%), pensa a cosa cucinare/indossare/programmare (18%), o addirittura guarda la TV – speriamo per i vicini, con i sottotitoli (5%).
Poi a seconda della tipologia e della gestibilità dei capelli, le cure dedicate sono differenti. Il 34% con una passata di phon si sente a posto, mentre stessa percentuale (21%) per chi si concentra solo sulle parti più ribelli (punte, frangia, ciuffo) e per chi utilizza un diffusore. Il 18% invece, li tira sempre tutti con una spazzola.
Xiaomi, esperta delle più importanti tecnologie, ha poi indagato anche sulla tipologia dei phon utilizzati: il 24% sceglie un modello agli ioni, il 9% in ceramica, ma un ampio 66% non ha la minima idea che esistano diverse opzioni anche per questo device. Nella scelta del phon, su tutto grava il rapporto qualità-prezzo (74%).