Agosto, “riposo” non ti conosco. E’ possibile ribattezzare così un vecchio detto popolare per sintetizzare, quest’estate, l’approccio alle vacanze dei giovani studenti e neolaureati. Il 36% dei ragazzi trascorrerà le vacanze lavorando o alla ricerca di un impiego, mentre solo il 28% si prenderà “il lusso” di dedicarsi al completo relax. Divisi da uno stato d’animo che alterna l’essere ansiosi e apprensivi ad un atteggiamento più tranquillo e positivo, il 39% ha intenzione di trascorrere il mese di agosto in città, concedendosi al massimo qualche giorno di stop durante il weekend di Ferragosto, ma sempre col pensiero volto agli impegni futuri (34%) e alla voglia di diventare autonomi e indipendenti (22%) il prima possibile.
E’ quanto emerge da uno studio del Sanpellegrino Campus condotto su circa 2.500 tra laureati e studenti con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community per capire bisogni e aspettative per l’estate 2019.
L’estate è arrivata, ma con quale stato d’animo s’apprestano a viverla i giovani italiani? Essi provano in questo particolare momento dell’anno diversi sentimenti, a volte contrastanti tra loro, ma la differenza è data dal modo in cui i ragazzi guardano al futuro prossimo, ovvero a quello che accadrà dopo l’estate: la maggioranza prova apprensione (64%) e ansia (49%) pensando a ciò che potrà accadere da settembre, mentre altri vivono con più tranquillità (55%) e positività (44%) l’approccio agli impegni che verranno. Dove andranno quest’estate? La maggioranza (61%) dei giovani studenti e neolaureati raggiungerà le località di villeggiatura per lavoro o per relax, mentre il 39% resterà in città per diversi motivi.
A quali attività si dedicheranno quest’estate? Il 36% ha deciso di cercare qualche lavoretto anche solo part-time già in questi mesi estivi, mentre il 25% si dedicherà allo studio e solo il 28% al completo relax. Coloro che scelgono di lavorare? La maggior parte (37%) cercherà un’occupazione come cameriere all’interno di bar o ristoranti e località di villeggiatura, seguiti da coloro che preferiranno lavorare come hostess o all’interno di villaggi turistici (31%).
Cosa spinge un giovane studente a lavorare in estate? La voglia di raggiungere un’indipendenza economica la fa da padrona: la maggioranza (34%) sente l’esigenza di sostenere le spese da fuorisede, altri (28%) avvertono l’urgenza di pagarsi la retta d’iscrizione universitaria o al master di specializzazione, mentre il 22% pensa all’immediato, ovvero al racimolare qualche soldo per pagarsi le vacanze estive o anche solo un weekend lampo per godere del giusto relax. Una volta terminata l’estate, cosa faranno? Il 38% proseguirà o comincerà l’attività formativa attraverso università o master, il 26% si lancerà subito nel mondo del lavoro, mentre i più lungimiranti (28%) alterneranno lo studio ad attività di stage per inserirsi il prima possibile nel mondo del lavoro.