La moda diventa nelle opere del ferrarese Giovanni Boldini elemento fondante della poetica della modernità, interpretazione della raffinata epoca che segna il passaggio dall’Ottocento al Novecento. Boldini il “pittore dell’eleganza”, come fu definito nel 1931 dalla rivista Vogue in occasione della prima retrospettiva parigina a lui dedicata qualche mese dopo la morte, ha dato vita a una formula ritrattistica chic e di successo. Ha creato un canone di bellezza e di stile moderno e dirompente, ispirando in seguito generazioni di stilisti, da Dior ad Armani, da McQueen a Galliano. È riuscito con le sue opere pittoriche a consegnarci le immagini di un’epoca mitica, facendone icone glamour.
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Il rapporto che l’artista ferrarese ha avuto con la nascente industria del fascino e della celebrità nella Parigi della Belle Époque è per la prima volta al centro di un’esposizione, celebrata a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dal 16 febbraio al 2 giugno 2019. La mostra “Boldini e la moda” – occasione per visitare l’elegante città estense con le sue meraviglie storico-artistiche e il territorio del Parco del Delta del Po grazie alle esperienze proposte dal Consorzio Visit Ferrara – è un percorso suggestivo composto da oltre 100 opere, in cui disegni, dipinti, incisioni di Boldini e degli artisti a lui contemporanei come Degas, Manet, Sargent ed altri, sono messi in relazione con abiti d’epoca, libri ed oggetti preziosi. Un’immersione nelle atmosfere raffinate di Parigi, tra mondanità e charme, rese ancora più vive grazie ai racconti di illustri letterati che hanno contribuito a fare della moda un elemento fondante delle poetiche della modernità. Le diverse sezioni tematiche dell’esposizione sono affidate alle parole di Charles Baudelaire, Oscar Wilde, Marcel Proust, Gabriele D’Annunzio, in un intreccio tra arte, moda e letteratura.