Il nero in realtà non è un colore ma l’assenza di ogni colore. E’ considerato simbolo di eleganza distintiva perchè nell’Ottocento era il colore più costoso con cui tingere i tessuti e quello che richiedeva le lavorazioni più lunghe. Poi è diventato simbolo di una miriade di movimenti giovanili tra cui, ovviamente il punk. Oggi può essere usato per raccontare milioni di storie diverse che cambiano a seconda della personalità di chi lo indossa.
Elegante, borghese, alternativo, intellettuale o rock, sono alcune delle declinazioni in cui questo colore si sente a proprio agio. Il gioco di oggi sta quindi nel raccogliere una di queste eredità e farla propria senza mai dare per scontato che basta vestirsi di nero per sembrare eleganti o, nella peggiore delle ipotesi, meno grasse.
L’outif che ti proponiamo cita il grunge nella maniera di sovrapporre capi poveri e ricchi in modo apparentemente casuale: pantaloni strappati, cappello maxi in feltro, borsa in finta pelle con catene in metallo e stivaletti Peyton di Scholl.
Con un total look nero potete aggirarvi per la città avendo l’aria di una rocker che sta andando ad incontrare la sua band. In questo caso è ovviamente più divertente se in realtà state andando a pranzo dalla mamma. Ma fate attenzione, per esser credibili con questo colore bisogna rispettarlo molto più di quanto siamo abituati a rispettare la mamma.