Gli spagnoli la chiamano plancha e gli argentini chapa. Qualunque sia il nome, piastra indica tanto il metodo quanto lo strumento di cottura: una placca generalmente in ghisa smaltata o in fusione di alluminio. Alcuni modelli sono elettrici da usare soprattutto all’interno. Come Compact Multi-grill di Severin, multifunzionale e dal design salva spazio. Uno dei vantaggi di questa modalità di cottura è ottenere una cottura in tempi rapidi senza dover aggiungere troppi grassi. la carne è scottata e rimane succosa. La piastra può essere usata per cuocere quasi ogni alimento: verdure, carne, pesce, frutti di mare o dolci, che si tratti di colazione, pranzo o cena.
E dopo una giornata di lavoro, non sempre ce la sentiamo di cucinare: preferiamo qualcosa di facile e rapido. La piastra è perfetta per questo genere di situazioni. Basta tagliare qualche verdura, farla saltare, aggiungere carne o pesce, rivestire il tutto con una salsa o vinagrette e il piatto è pronto. Come dessert potete rosolare pezzi di frutta, poi caramellarli nel loro succo e servirli con una pallina di gelato.
Ecco qualche consiglio per usare la piastra al meglio:
Riscaldamento. Scaldate sempre la piastra prima di iniziare la cottura. Preparate tutti gli ingredienti in anticipo perchè si tratta di una cottura molto veloce.
Punto di fumo degli oli e dei grassi. Non tutte le materie grasse sopportano il calore nello stesso modo. L’olio extravergine d’oliva e il burro non sono i più adatti alla piastra. La cottura a tempertura elevata richiede un olio con un punto di fumo elevato (il punto di fumo è la temperatura alla quale la materia grassa si degrada e inizia a bruciare). Meglio usare l’olio di arachide o di vinaccioli.