Forma e colore. Un binomio inscindibile, quando si prende in considerazione un “oggetto d’arte” qual è la scarpa. Quanti personaggi della letteratura sono stati affidati all’immaginazione del lettore grazie al balenare del colore di una scarpa. Pensiamo a una serie di colori, colori in libertà.

Bianco. E’ il colore di Natascia in Guerra e Pace, esultante mentre si prepara al primo grande ballo della sua vita e al primo abito da sera. Ma il bianco può diventare drammatico quando chi lo indossa è un personaggio terribile come la Miss Havisham di Grandi Speranze. Abbandonata il giorno delle sue nozze, si è chiusa nella sua casa come in una tomba, indosso i vestiti che portava quel giorno e tutta in bianco. Bianche anche le scarpe.

Verde. Prezioso per Salammbô, l’eroina di Flaubert, che rivolge le sue preghiere alla luna: Sotto gli smeraldi sparivano i sandali dalla punta ricurva.

Rosa. L’unico colore che non stanca mai, che non passa mai di moda, come dice la protagonista di un romanzo degli anni Trenta, Fortuna in amore, di Berta Ruck: “Sfuggì la pantofolina rosa, pareva quasi me l’avesse buttata dietro come si fa, per una vecchia usanza inglese, con le ragazze che vanno a sposarsi…”

Blu. Carta da zucchero, raro e sobrio per gli stivaletti di Francesca, la bella adultera, descritti con dovizia di particolari da Giovanni Nuvoletti in Un adulterio mantovano.

Rosso. Colore della fiamma, qualche volta distruttrice. Rosse le scarpette da ballo della novella di Andersen, rosse le scarpe dal tacco alto di Yvette Pettier, la prostituta di Madre Coraggio.

Oro. Provocatorio, trasgressivo, quello delle scarpe dell’impavida quindicenne francese, amata, tra lo scandalo generale, da un giovane miliardario cinese in L‘Amante di Marguerite Duras.

scarpe

Stesso colore per VINNY, realizzata con  tecnologia Scholl Bioprint®. Il design anatomico, favorisce una corretta postura del piede creando sia un supporto confortevole per l’arco plantare che un appoggio stabile per il tallone.
A  questo punto possiamo lasciare che voi prendiate il passo, attraversando gli infiniti spazi del romanzo della vita, per disegnare con le vostre orme una traccia sottile ma indelebile.