Lei seduta sul pianoforte, canta dolcemente River with no return. La porta del saloon si spalanca: lui entra, si arresta un istante, poi con passo deciso le si avvicina, l’afferra per la vita e se la carica sulle spalle.
Fuori, su un carro, un bambino li aspetta. L’uomo la fa sedere accanto al bambino che l’abbraccia felice, poi le copre le spalle con la sua vecchia giacca di pelle, e mentre il carro si allontana sobbalzando, lei si toglie i sandali rossi dal tacco alto e sottile e li butta dietro di sè.
Lei è naturalmente Marylin Monroe, lui Robert Mitchum, nell’ultima indimenticabile scena de La magnifica preda. E le scarpe rosse che la donna cerca di tenere gelosamente con sé durante tutto il film, sfidando la furia del fiume e degli indiani, che cosa sono se non il simbolo di una femminilità esibita, di una vita per tanti uomini cui si può rinunciare soltanto per amore di uno solo?
Perchè la scarpa? Forse perchè di tutti i componenti dell’abbigliamento è quello che più sottilmente esprime la seduzione, il richiamo del sesso. Non nell’abito, simbolo di status, non nel gioiello, espressione di ricchezza , ma in questo guscio che copre e talvolta svela la nudità del piede, che dà slancio alla gamba e grazia alla figura, risiede il più riposto segreto del fascino femmnile.
E’ dal piacere di piacere che nasce lo stretto legame fra la donna e la scarpa. Svegliarsi una mattina pensando a “quel” modello, e volerlo a tutti i costi. Le indossi e ti senti le ali ai piedi: le felicità è un paio di scarpe nuove, è averne tante, una collezione, e arricchirla sempre di più. Arricchirla, per esempio, con MORELLA, realizzata con tecnologia Scholl Bioprint®. Il design anatomico, favorisce una corretta postura del piede creando sia un supporto confortevole per l’arco plantare che un appoggio stabile per il tallone.
Eccole, il polpastrello saggia la morbidezza della pelle, ridisegna il contorno delle fasce…c’è da inebriarsi!