È accaduto nella Clinica Universitaria della Charité a Berlino, dove americano di 42 anni, malato di hiv e leucemia  dopo  un trapianto di midollo osseo, ha battuto l’Aids. Tra i donatori potenziali è stata trovata una persona portatrice di un mutamento genetico già conosciuto dalla scienza, ma ancora non spiegato: si tratta di un mutamento del recettore CCR5 del virus Hiv, presente tra l’1 e il 3% della popolazione europea. Questo ricettore sembra garantire agli individui portatori un’arma per combattere il virus:agisce da porta d’ingresso del virus nella cellula. Quando ha dovuto eseguire il trapianto di midollo per curare il suo paziente dalla leucemia, il dottor Gero Hütter si è ricordato di quelle scoperte e ha cercato un donatore compatibile che avesse anche ereditato la mutazione che riguarda la CCR5. Ad oggi, dopo 2 anni che non assume medicinali anti-Hiv, il paziente è «funzionalmente guarito». “Sono stato molto sorpreso del caso, avevo sospeso le cure antiretrovirali per evitare che interferissero con il trapianto, ma avevo intenzione di farle riprendere al paziente dopo qualche tempo”  ha spiegato il dottor Hutter  presentando il caso alla comunità scientifica in occasione della Conference on Retrovirus and Opportunistic infections di Boston.
Secondo il dottor Juergen Hescheler, esperto di ricerca sulle cellule staminali a Colonia, “questo caso è un esempio interessante. Riuscire a distruggere tutte le cellule malate e a sostituirle con un trapianto di midollo può essere l’ultima speranza di salvezza per casi particolarmente gravi”.  Si pronuncia anche la dottoressa Anja Potthoff, medico esperto nelle terapie contro l’Aids alla clinica universitaria di Bochum, in Germania : “Ne abbiamo discusso, è un risultato unico. In ogni caso occorre dire che gli effetti collaterali di un trapianto di midollo sono talmente pesanti, e i costi della terapia così alti, che questa al momento resta solo una terapia possibile per singoli pazienti, i quali sono stati colpiti sia dall’Aids che dalla leucemia”.