Gustoso e creativo. Così si presenta il numero di maggio di Cucina Naturale. E subito in redazione comincia la mobilitazione per provare e sperimentare in cucina. A cominciare da piselli, taccole e fave per un menu tutto giocato sui legumi freschi, in ricette che reinventano in modo originale i classici abbinamenti con cereali o uova, strizzando l’occhio
alla gustosa cucina spagnolaLe fave sono presenti da millenni nella nostra alimentazione, sebbene nel tempo la loro popolarità si sia ridotta a favore di altri legumi come i fagioli. La loro freschezza si riconosce dal baccello verde intenso che, spezzato, appare umido e croccante, e dai semi con unpicciolo ben aderente. Sono ottime sia crude, sgranate al momento e accompagnate tradizionalmente da pecorino fresco, sia cotte, cucinate con menta o maggiorana e aglietto.Nella ricetta delle Orecchiette le abbiamo scottate e spellate, ma se trovate fave novelle piccole potete evitare di levare la pellicina che avvolge i semi. Infine, le fave particolarmente tenere si possono cucinare con tutto il baccello (vedi box a pag. 25) ispirandosi a ricette nate dal buon senso dei contadini di un tempo, maestri nell’evitare ogni sorta di spreco. E se vi è rimasto un po’ del paté di fave, trasformatelo in un gustoso antipasto spalmandolo su crostini di pane integrale tostato.A proposito di provare. E la prova bikini? Pronte? Allora è arrivato il momento di “darsi una
mossa” e di svegliare il metabolismo ancora un po’ addormentato per colpa di un inverno particolarmente lungo. Da una parte, seguendo un’alimentazione leggera, ma nutriente e ben cadenzata nel corso della giornata; dall’altra muovendosi un po’ di più. In un recente studio pubblicato su American Journal of Health Promotion i ricercatori hanno voluto testare se praticare più volte al giorno un po’ di movimento per una decina di minuti (non necessariamente sport ma attività come salire le scale, giocare al parco coi figli e così via) fosse altrettanto salutare per l’organismo delle sessioni prolungate. Per valutarlo sono stati coinvolti oltre 6300 partecipanti dai 18 agli 85 anni. Ebbene, dallo studio è emerso che anche i “mini allenamenti” da 10 minuti – quando ripetuti più volte al giorno – sono fortemente correlati ai miglioramenti sulla pressione arteriosa e sugli altri parametri metabolici. Ideali quando si vuole perdere peso,specie se si aggiungono anche i fiori, sono le zuchine, ortaggi versatili in cucina e basi perfette per ricette leggere.E dulcis in fundo si parla di un frutto straordinario, la fragola. Una sorta di “aspirina” rossa grazie all’acido salicilico (il principio attivo di questa medicina) di cui è ricca. Il suo nome deriva dal latino fragus, ossia fragrante. È il frutto di una pianta della famiglia delle Rosacee, genere Fragraria, che comprende sette specie; la più diffusa nel nostro paese è la Fragraria vesca, coltivata sin dal Settecento. Oltre all’acido salicilico, la fragola contiene tanta vitamina C: ben 54 mg ogni 100 g, praticamente il fabbisogno giornaliero che è di 60 mg per gli adulti. È da segnalare, inoltre, il suo contenuto di minerali (potassio, calcio) e di acidi organici dalle svariate azioni salutari. Provate la ricetta che riportiamo. Un’autentica delizia! CROSTATA INTEGRALE DI FRAGOLE
Tempi di preparazione: 30’
Tempi di cottura: 35’ Difficoltà: media
Vegetariano, senza latticini,
medio impatto glicemico
Per 10 persone Per la frolla: 200 g di farina integrale, 50 g di farina di cocco,
1 cucchiaio e mezzo di cacao in
polvere, 1 cucchiaio di germe di grano,
1 cucchiaio di farina di carrube, mezza
bustina di lievito per dolci,
150 ml di latte di riso, 4 cucchiai
di olio di girasole
Per la copertura: 400 g di fragole,
30 g di maizena o di fecola di patate,
3 cucchiai di sciroppo d’acero,
1 cucchiaio di zucchero a velo,
1 cucchiaio scarso di farina integrale,
la scorza di 1 limone grattugiata,
mezzo cucchiaino di curcuma,
1 chiodo di garofano, 500-600 ml
di latte di mandorle senza zucchero,
2 cucchiai di olio di girasole
Mescolate la farina integrale con la farina di cocco, il germe di grano, il cacao, la farina di carrube e lievito, quindi formate la classica fontana e nel mezzo versate il latte di riso e l’olio, impastando fino a ottenere una pasta liscia simile alla frolla. Copritela e mettetela in frigorifero. Sciogliete in un pentolino la maizena (o la fecola) con l’olio e con un po’ di latte di mandorle, incorporate il cucchiaio di
farina integrale e continuate a mescolare per bene, unendo altro latte di mandorle.
Aggiungete la scorza di limone il chiodo di garofano, lo sciroppo d’acero e lo zucchero
a velo, versando altro latte fino a quando la crema avrà preso la consistenza desiderata; a fine cottura unite la curcuma e levate dal fuoco. Foderate una tortiera con la pasta stesa, farcitela con la crema e infornatela a 180 °C per 25 minuti. Una volta raffreddata, decoratela con le fragole a fette. Insieme alla copia di maggio trovate un interessante saggio, Prevenire l’osteoporosi. Scritto da Barbara Asprea, giornalista e Simona Salò, medico, la pubblicazine spiega il fenomeno della degenarazione dello scheletro che porta ad una riduzione della massa ossea con gravi conseguenze relative alla minore capacità di resistenza alle fratture.Alla prima parte dedicata a conoscere meglio questa grave patologia, segue quella pratica con l’indicazione di esercizi di ginnastica da fare quotidianamente oltre a menu e ricette salutari.