Barack Obama diventerà oggi il primo presidente nero d’America, accrescendo l’ottimismo di milioni di persone verso il potere e verso l’integrazione razziale. Obama, 47 anni, padre keniota e madre bianca del Kansas, giurerà alle 18 italiane, con la mano sulla Bibbia usata da Abramo Lincoln per la prima volta nel 1861. “Sarà una celebrazione non solo del presidente, ma del popolo americano, dello spirito americano”. Così, nel consueto discorso radiofonico del sabato, Barack Obama ha definito l’attesissima cerimonia del suo insediamento alla Casa Bianca. Un evento storico, in un paese dove fino a 40 anni fa vigeva la segregazione razziale in molti stati e dove la piena integrazione dei neri non è ancora raggiunta. Obama dopo la vittoria ha lanciato messaggi di speranza e di unità, ma si trova davanti un paese in ansia per la crisi economica e sfide gigantesche sullo scacchiere internazionale.Oggi alle 12 (le 18 in Italia) – dopo la passeggiata con George Bush dalla Casa Bianca a Capitol Hill – giurerà come 44esimo presidente degli Stati Uniti, rinnovando una tradizione che ha 220 anni. Posando la mano sulla Bibbia che Lincoln usò nel 1861, sorretta dalla moglie Michelle, prometterà di fare del proprio meglio per «preservare, proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti», assumendo così a pieno titolo i poteri di Presidente .
La cerimonia comincerà alle 16 ora italiana sul lato ovest di Capitol Hill, il parlamento Usa. Obama giurerà di fronte al Presidente della Corte Suprema. Pronuncerà le 35 parole previste dall’articolo 2 della Costituzione concludendo con la formula:«So help me God» (Che Dio mi aiuti ).In serata parteciperà a vari balli ed eventi in suo onore:sono in programma fra l’altro una preghiera del popolare predicatore Rick Warren, un’esibizione della cantante Aretha Franklin e suonerà anche il giovane sassofonista italiano Francesco Cafiso.
La giornata sarà dedicata interamente ai festeggiamenti: la parata inaugurale comprenderà 15 mila persone, e le bande musicali di 100 diversi gruppi, incluso 11 tribù indiane. 44 mila uomini della sicurezza controlleranno che tutto fili liscio, e poi la notte verrà trascorsa ballando. Feste più o meno ufficiali si tengono in tutta Washington, e Michelle e Obama faranno una comparsa e un giro di valzer in almeno dieci di esse. Dai servizi segreti all’esercito regolare la capitale degli Stati Uniti è letteralmente blindata. Son 58 le agenzie di sicurezza coinvolte nell’evento, mentre lo spazio aereo e parte della costa sono inaccessibili. Persino i “guardiacaccia” dei parchi nazionali sono stati richiamati per proteggere le massime autorità americane, mentre altri 20.000 membri della Guardia Nazionale sono pronti in caso di emergenza per un totale di quasi 40.000 agenti. Squadre dei servizi segreti in incognito si aggireranno inoltre tra la folla.Fonti vicine al presidente eletto dicono che per questa notte Barack si rassegnerà ad andare a dormire molto tardi, ma non rinuncerà a svegliarsi prestissimo domattina. Alle sei sarà in piedi, per la sua solita ora sul campi di basket. Poi colazione con Michelle e le bambine. E infine l’ingresso nello Studio Ovale, alle otto, per l’inizio dell’Era Obama.