Il crollo dei titoli nei mercati ed il pericolo di fallimento di nuovi istituti di credito alimentano le preoccupazioni della gente ed i rappresentanti delle nazioni europee lanciano un comunicato congiunto, nel quale Sarkozy annuncia che i 27 si dichiarano “uniti, solidali e determinati”, di fronte alla crisi, e consapevoli della “necessità di coordinarsi e cooperare strettamente”.

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi , nforma che ciascun Paese “prenderà qualunque misura sia necessaria per mantenere la stabilità del sistema finanziario, sia attraverso l’immissione di liquidità tramite le banche centrali, sia mediante azioni mirate su singole banche, sia attraverso il rafforzamento degli schemi di protezione dei depositi”, comunicando che i 27 stanno vagliando l’idea di un fondo europeo comune: ipotesi sostenuta ampiamente da Italia e Francia, anche se la Germania esprime la sua posizione contraria.
Il capo dell’antitrust europeo, Neelie Kroes, ha, comunque, definito la proposta di un fondo di garanzia “una delle possibili soluzioni, ma non l’unica”.

I Paesi europei, infatti, stanno già cercando di muoversi, attuando ciascuno delle proprie misure: l’Irlanda ha l’obiettivo di garantire i depositi delle 6 principali banche del Paese e la Germaniasi dichiara pronta a fare lo stesso.