Secondo un articolo pubblicato la settimana scorsa dal settimanale L’Espresso, sarebbero stati messi in vendita in Italia 70 milioni di litri di vino a basso costo – tra 0,70 e 2 euro al litro – che conterrebbero al massimo un terzo di uva e per il resto acqua, fertilizzanti e persino acido cloridrico. Le aziende coinvolte sarebbero una ventina tra il nord, Puglia e Sicilia.
“La Cia è pronta a promuovere le procedure necessarie per costituirsi parte civile nel percorso giudiziario che si avvierà dopo il nuovo scandalo che in questi giorni ha riguardato il vino”, ha detto Giuseppe Politi come si legge in un comunicato. “Occorre passare ai fatti concreti e contrastare con la massima severità i responsabili di questi atti che nulla hanno a che vedere con l’agricoltura”, ha aggiunto Politi, dicendo “basta agli allarmismi ingiustificati”. “Serve un segnale realmente forte per debellare l’azione di pochi delinquenti che generano emergenze che … hanno conseguenze devastanti sui produttori e sull’immagine stessa del ‘made in Italy’ agroalimentare”.